Sono decisamente significative le parole rilasciate dal numero di Apple, Tim Cook, sulla sicurezza degli iPhone e in generale dei dispositivi della multinazionale di Cupertino.
Intervenendo durante la conferenza stampa VivaTech, l’amministratore delegato dell’azienda più ricca al mondo si è espresso contro il ben noto Digital Markets Act, una legge europea che obbligherebbe le aziende del mondo del tech a permettere agli utenti di scaricare applicazioni fuori dallo store ufficiale, l’App Store. Secondo il Ceo di Apple un’imposizione di tale tipo andrebbe “contro gli interessi del consumatore”. Stando a Cook, infatti, così facendo si creerebbe un vero e proprio problema di sicurezza e soprattutto di privacy: “Il sideloading distruggerebbe la sicurezza dell’iPhone – ha precisato il numero uno della Mela – e molte delle iniziative sulla privacy che abbiamo costruito nell’App Store. Sullo store sono presenti etichette riguardanti la privacy e la trasparenza del tracciamento delle app, dove si costringe la gente a ottenere il permesso di tracciare attraverso le app”.
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Tim Cook ha parlato anche con Brut e nell’occasione ha lanciato una frecciatina allo storico rivale di iOS, leggasi Android, il sistema operativo dei dispositivi mobile di casa Google, considerato molto più soggetto a virus rispetto a quello di Cupertino: “Voglio dire, prendi i malware come esempio. Android ha 47 volte più malware di iOS. Perché? Perché abbiamo progettato iOS in modo tale che ci sia un App Store e tutte le app vengano riviste accuratamente prima di entrare nel nostro store. Ciò garantisce che questi malware rimangano fuori dal nostro ecosistema. I clienti ci hanno detto molto continuamente quanto lo apprezzano, e quindi difenderemo l’utente nelle discussioni e vedremo dove andrà a finire. Sono ottimista, penso che la maggior parte delle persone che guardano alla sicurezza sappiano che spesso ci sono grossi rischi”.
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A chi ha gli ha chiesto come si immagine l’iPhone fra 20 o 30 anni, Cook ha semplicemente risposto che sarà meglio del melafonino attuale, l’iPhone 12, per poi spiegare di essere molto attratto dall’evoluzione delle nuove tecnologie, soprattutto dall’intelligenza artificiale: “Sono eccitato dalle prospettive della realtà aumentata perché la vedo come una tecnologia che può migliorare la vita di tutti i giorni in maniera sostanziale. Abbiamo sperimentato in questo campo prima con iPhone e iPad, ma più avanti vedremo che direzione prenderà in termine di prodotti”. Dichiarazioni senza dubbio che lasciano il segno quelle di Cook, come del resto lo stesso ad di Apple ci ha sempre abituati.
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