Telegram nei guai: accuse pesantissime dalle autorità tedesche

L’app di messaggistica istantanea potrebbe esser costretta a sborsare una cifra paurosa: si parla addirittura di colpo di stato.

Telegram
Per Telegram si prospetta una multa salata (by Adobestock)

 

Incredibile cosa sta accadendo in questi giorni in Germania, dove la nota app di messaggistica istantanea Telegram è stata pesantemente messa sotto accusa dalle autorità giudiziarie locali. Motivo scatenante il non aver saputo porre un blocco ad alcune chat di gruppo estremiste, dove si parla, stando a quanto riferito dal Ministero, di guerra civile imminente e un possibile colpo di Stato, con provvedimenti da adottare contro i non allineati che cerchino di mettere i bastoni tra le ruote al piano sovversivo.

I contenuti divulgati per ora fanno riferimento a comportamenti squadristi o di stampo antisemita, perpetrati in una chat Telegram di estrema destra. Il canale di dialogo viene sfruttato dal gruppo Wir (tradotto in italiano “noi”), composto da circa 240 persone tra veterani dell’esercito, riservisti armati e militari di leva oltre a dodici persone arrestate nello scorso febbraio per aver pianificato attentati contro le moschee ed alcuni politici. Adesso le autorità hanno avviato un’indagine, e la piattaforma social rischia di dover pagare una multa salatissima per violazione delle leggi nazionali sul controllo delle azioni degli utenti dei social media.

Cosa rischia in concreto Telegram dopo l’avvio delle indagini in Germania

Pesanti accuse
Pesanti accuse di antisemitismo e propaganda nazista (by Adobestock)

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Pavel Durov è un valente e giovane imprenditore russo che ha fondato l’app nel 2013, trasferendone prontamente la sede a Dubai. Secondo la rivista Forbes è il 112mo uomo più ricco del mondo, d’altronde con un patrimonio netto stimato in circa 17, 2 miliardi di euro non se la passa affatto male, non c’è che dire. Qualcuno lo ha soprannominato non a torto lo Zuckerberg di Russia, il carattere spaccone e controverso ne fanno però un personaggio sui generis: basti pensare che sino a poco tempo fa lanciava dal suo balcone aeroplanini di carta fatti da banconote da 5 mila rubli.

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Magari adesso al buon Durov sarebbero tornati utili parecchi aeroplanini, visto che allo stato attuale delle cose per la sua Telegram si prospetta una multa salatissima quantificabile intorno ai 55 milioni di euro. Secondo i report tedeschi Telegram è stata installata su 570 milioni di smartphone, ed ha raggiunto una popolarità che ricalca quella di Facebook, Twitter e TikTok con sanzioni equiparabili. Sino ad oggi Durov si è sempre rifiutato di collaborare con le autorità di qualunque paese, chissà però adesso come reagirà al boccone amaro. L’ app è divenuta terreno fertile per comunicazioni neonaziste, così già nel 2017 il parlamento tedesco aveva approvato una legge che vietava propaganda nazista e antisemita sui canali online. Telegram non si è ancora espressa al riguardo, vedremo se lo farà più avanti e chi la spunterà.

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