Google mette Workspace a disposizione di chiunque abbia un account Gmail. Tutte le novità sulla piattaforma di collaborazione, anche nella versione premium.
Workspace diventa gratuito. Un tempo conosciuto come G-Suite, la piattaforma di app e strumenti di collaborazione è da ora disponibile per tutti coloro che hanno un account Google, ovvero circa tre miliardi di utenti che di già fanno uso dei i programmi in essa inclusi. Workspace comprende diverse app che molti di noi conoscono benissimo. Gmail e Drive su tutte, ma anche Meet, Docs, Sheet, Slide, Calendar e via dicendo. Ora le potremo sfruttare in versione integrata e costruire un vero e proprio ufficio virtuale sul cloud con i nostri partner e collaboratori.
Ovviamente le versioni premium offrono delle funzionalità più ampie e adatte a un impiego professionale, se così si può dire, di Workspace. Ma adesso anche il piccolo business (volendo, per quest’ultima categoria esiste uno specifico programma di sottoscrizione a pagamento) o l’organizzazione amatoriale potrà beneficiare di una rete per collaborare con tutti i propri membri senza necessità di pagare un abbonamento mensile. Tutte le funzioni base saranno quindi disponibili per chiunque: Google si muove così nella stessa direzione di un mondo del lavoro che sta andando incontro alla “nuova normalità”, sulla spinta della digitalizzazione determinata dalla pandemia di covid.
Tra le novità più importanti, l’evoluzione di Google Rooms. Le chat private supportate da Big G si trasformano in Google Spaces, dove un gruppo può comunicare via chat scritta o tramite video-call e allo stesso tempo condividere documenti. La chat indica chi è in linea e consente anche di fissare i contenuti più importanti, in modo tale che eventuali annunci che tutti hanno bisogno di leggere non vadano persi nel flusso di messaggi. La release di Spaces è prevista nelle prossime settimane e sarà disponibile per tutti i livelli di sottoscrizione.
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Nella versione a pagamento, gli iscritti potranno implementare Workspace con servizi di protezione dei documenti aziendali forniti da terze parti. Google riconosce infatti una serie di società di servizi in grado di crittografare i file condivisi sulla propria piattaforma, assicurando così uno scudo di protezione integrale agli utenti.
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“Il nostro obiettivo è creare un ambiente aperto a tutti i tipi di utenti, siano essi professionisti, insegnanti, studenti, normali consumatori”, ha spiegato Javier Soltero, vice presidente e general manager di Workspace. “Ognuno ha un background e di conseguenza un approccio particolare – ha continuato il dirigente –. Il focus di Google è quello di mettere tutti sullo stesso piano quando si tratta di condividere diversi strumenti lavorativi e convivere in uno spazio integrato equilibrato, dove tutti possono far sentire la propria voce”.
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