Nelle scorse settimane c’era stato più di un indizio, ora la decisione è ufficiale. Vi sveliamo la data.
Dunque ci siamo: dopo sei anni di lavoro intensi Windows 10 pare giunto alla fine della sua corsa, o almeno è ciò che si evince dalle ultime strategie Microsoft. Dall’alba della sua nascita, il 29 luglio 2015, si sono susseguiti numerosi aggiornamenti volti di continuo a migliorare l’esperienza di navigazione web. Adesso però, come sempre, è ora di cambiare, dato che l’evoluzione dei mercati non concede pause ed i sistemi operativi sono in costante rinnovamento.
Gli utenti Windows conoscono molto bene queste dinamiche, e già dalle recenti documentazioni presentate da Microsoft hanno potuto constatare come l’azienda di Redmond abbia già pianificato una data oltre la quale non supporterà più Windows 10. Che Microsoft stia programmando il lancio di Windows 11 non è un mistero, anche se ancora non sappiamo con certezza se il nuovo sistema operativo prenderà questo nome e molti dettagli rimangono oscuri. Di certo c’è però un nome in codice (“Windows Sun Valley”) ed una data da segnare in rosso sul calendario: 24 giugno 2021, solo allora sicuramente potremo esprimerci meglio sulla rivoluzione che attende i nostri desktop.
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Quel giorno, alle ore 17 italiane, si attendono sontuose novità, complice la pandemia di Covid 19 però l’evento si terrà online alla presenza del Ceo Satya Nadella e il chief product officer Panos Panay. La nuova generazione Windows dunque è in arrivo, la vecchia, dicevamo, verrà invece dismessa non subito ma il 14 ottobre 2025, più o meno a dieci anni esatti dal suo lancio. Anche in questo caso si può dire che l’azienda ha mantenuto fede al proprio concetto di “ciclo”, che pure per le generazioni passate aveva avuto una durata decennale.
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Addio Windows 10 Home e Windows 10 Pro, Microsoft cercherà intanto di convincere i suoi adepti a emigrare verso la nuova versione che se tutto andrà come previsto cambierà a partire dall’interfaccia, più moderno e leggero, e toccherà anche il menu Start, passando per le animazioni di apertura e chiusura finestre. Qualcuno poi spiffera di una possibile compatibilità con i dispositivi Android, d’altronde l’aggiornamento è stato presentato come il più significativo da anni e stavolta non sembrano parole di facciata, visto che in gioco c’è la credibilità del colosso di Redmond. Tra una decina di giorni ne sapremo di più.
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