Doodle, una parola che tradotto dall’inglese vuol dire scarabocchio. Sono quei disegni figurativi, astratti o fatti di linee casuali che le persone fanno quando si annoiano o sono sovrappensiero, lasciando che la mano segua in modo automatico il flusso della fantasia, l’artista dà vita a questi intricati disegni. Per molti la Doodle Art non è nemmeno riconosciuta come forma d’arte. Ma per Google è talmente importante che l’ha inserita da sempre nella sua pagina più vista, il motore di ricerca.
Un Doodle 3D speciale, il colosso di Mountain View l’ha dedicata a una straordinaria donna che compirebbe 99 anni: Margherita Hack, nata a Firenze nel 1922, morta a Treviso il 29 giugno del 2013. Accademica, divulgatrice scientifica e attivista italiana. Una astrofisica, per molti la Signora delle Stelle, tant’è che Google la ricorda proprio così: con l’asteroide a lei dedicato in movimento, e un gattino accanto all’inseparabile telescopio.
Margherita Hack: una donna straordinaria. “Grazie Google per questo omaggio”
Una toscana figlia di toscani: la madre Maria Luisa Poggesi era di religione cattolica e diplomata all’Accademia di Belle Arti e miniaturista alla Galleria degli Uffizi; il padre, Roberto Hack, era un contabile fiorentino di origini svizzere di religione protestante. Entrambi i genitori avevano abbandonato la loro religione d’origine per aderire alla Società Teosofica Italiana, per la quale Roberto Hack fu per un certo periodo segretario sotto la presidenza della contessa Gamberini-Cavallini.
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Margherita cresce con queste idee e nel 1964 si trasferì in terra friulana, dove divenne la prima donna italiana a prendersi una cattedra all’università della città, occupata fino al 1992 nella quale fu collocata “fuori ruolo” solo per anzianità. La Hack fu anche la prima donna direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste, “suo” fino al 1987, portandolo a rinomanza internazionale.
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E’ stata un membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei (socia nazionale nella classe di scienze fisiche matematiche e naturali; categoria seconda: astronomia, geodesia, geofisica e applicazioni; sezione A: Astronomia e applicazioni). Ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.
In Italia, con un’intensa opera di promozione ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività nell’utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale. Ha ricevuto una serie di riconoscimenti, in particolare l’asteroide 8558 Hack, che orbita tra Marte e Giove, chiamato in suo onore nel 1995. A 90 anni, il governo italiano le ha conferito il titolo di Cavaliere di Gran Croce.
“Siamo grati a Google per questa iniziativa, un cameo digitale e internazionale che rende omaggio a una grande scienziata e a una splendida persona”. Questo il commento di Marco Santarelli, direttore scientifico della Fondazione Margherita Hack, commentando il Doodle di Google. “La Fondazione ha in atto una convenzione con il Comune di Trieste per portare avanti la catalogazione della sua vasta biblioteca. È il nostro più importante obiettivo: un luogo aperto al pubblico, che la ricordi e la racconti”.