Electonics Art. Il nome della è una nota società statunitense di videogiochi, fondata nel lontano 1982 Trip Hawkins, ma anche il codice codice sorgente di gaming come FIFA 21 (e molti altri) sottratto dai server di EA a causa di una attacco hacker. Trafugati circa 780GB di dati, anche se il colosso californiano di Redwood City (contea di San Matteo) assicura che la privacy dei gamer non è stata intaccata.
L’attacco è stato anche rivendicato dagli aggressori anonimi. Che hanno affermato di aver scaricato il codice sorgente per giochi come FIFA 21 e per il motore di gioco proprietario Frostbite, utilizzato come base per molti altri giochi di alto profilo. La notizia dell’attacco è stata riportata da Vice, confermati i 780 GB di dati.
FIFA, EA preoccupata: “Stiamo indagando, ma non si tratta di un attacco Ransomware”
L’azienda è una delle più grandi società di giochi al mondo. Tra i titoli che sviluppa annovera serie importanti come Battlefield, Star Wars: Jedi Fallen Order, The Sims e Titanfall, oltre a una vasta gamma di giochi sportivi annuali.
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“Stiamo indagando su un recente incidente di intrusione nella nostra rete in cui è stata rubata una quantità limitata di codice sorgente del gioco e strumenti correlati – conferma il portavoce di FIFA, in una nota – non è stato effettuato l’accesso ai dati dei giocatori e non abbiamo motivo di credere che ci siano rischi per la privacy dei giocatori. Avevamo già migliorato la nostra sicurezza, ma non ci aspettavamo un attacco del genere. Sono state contattate le forze dell’ordine, non dovrebbe trattarsi di un ransomware”.
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Il codice sorgente è una versione del software per computer che di solito è molto più facile da leggere e comprendere rispetto alla versione finale in un prodotto finito, pericoloso nelle mani sbagliate perché potrebbe essere utilizzato per decodificare parti del prodotto.
Ad esempio, il motore Frostbite, di cui gli hacker affermano di avere il codice sorgente, è un potente strumento di creazione di giochi utilizzato in dozzine di giochi, da FIFA alla serie Battlefield e diversi recenti giochi di Star Wars di EA.
Il codice sorgente, inoltre, potrebbe avere un valore significativo per uno sviluppatore senza scrupoli disposto a copiarlo o per coloro che creano codici cheat e hack per i giochi. Improbabile che qualsiasi concorrente tradizionale di EA possa mai utilizzare tali dati rubati.
Quello a EA non è certo il primo caso di attacco hacker di tal genere. Nel novembre dello scorso anno, Capcom, il creatore di Street Fighter e Resident Evil, ha subito un attacco ransomware che potrebbe aver rivelato le informazioni personali di un massimo di 350.000 persone.
E ancora: a febbraio, lo sviluppatore di Cyberpunk CD Projekt Red ha subito un altro attacco ransomware che ha portato al furto del codice sorgente di diversi giochi, venduti all’asta online. In quel caso, si ipotizza che gli hacker hanno guadagnato più di sette milioni di dollari dalla vendita dei dati (circa cinque milioni di euro), anche se non è ancora chiaro una avvenuta vendita.
Gli hacker starebbero promuovendo il pacchetto di dati rubati su diversi marketplace e forum tramite un account chiamato Leakbook. Attenzione!