WhatsApp, rivoluzione per il codice verifica: ecco cosa sta accadendo

WhatsApp, l’applicazione di messaggistica più popolare al mondo, sembrerebbe essere pronta ad un cambiamento importante, e se non si può parlare di rivoluzione, sicuramente ci andiamo vicini.

WhatsApp, codice verifica rivoluzione (Foto Wired)
WhatsApp, codice verifica rivoluzione: i dettagli (Foto Wired)

La novità riguarda il ripristino dell’account, un’operazione che tutti voi avrete fatto almeno una volta nella vita: si acquista il nuovo smartphone e per trasferire tutti i precedenti dati dell’applicazione sul nuovo cellulare, si effettua appunto il ripristino dell’app di messaggistica. Ebbene, se dovessimo fare oggi questa operazione, l’applicazione effettuerà una verifica che sia realmente tu l’utente che sta cambiando dispositivo mobile, inviandoti il classico codice a sei cifre via sms. Ma come detto sopra, la novità è dietro l’angolo visto che, come scoperto dai sempre attenti ragazzi di WABetaInfo, sito che si occupa di anticipare le funzioni in via sperimentale dell’app di Zuckerberg, attraverso la lettura del codice sorgente, l’azienda starebbe appunto lavorando ad un altro modo per verificare gli account degli utenti, ovvero, le telefonate flash. Al momento la funzione sarebbe in fase di test solamente per gli smartphone Android, di conseguenza, tutti coloro che sono dotati di dispositivo iOS, quindi, i possessori di iPhone, non dovrebbero essere “intaccati” da tale modifica.

WhatsApp, novità per il codice verifica (Foto Ansa)
WhatsApp, novità per il codice verifica, le ultime (Foto Ansa)

WHATSAPP E LA RIVOLUZIONE DEL CODICE VERIFICA: UTENTI IOS ESCLUSI

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Ma veniamo nel dettaglio a come funzionerà questa nuova opzione: in poche parole sarà l’utente a scegliere se ricevere il classico sms con il codice di verifica, oppure, essere chiamato. Se l’opzione scelta sarebbe quest’ultima, a quel punto l’utente verrà contattato brevemente via telefono, una chiamata che in poche parole non si può definire nemmeno tale.

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Si tratterà più che altro di uno squillo (come si faceva a inizio 2000 quando avvisavi una persona di richiamarti, o quando le comunicavi che la stavi pensando), visto che non servirà nemmeno rispondere all’operatore. WABetaInfo ha aggiunto che l’applicazione accederà al registro delle chiamate per verificare la corrispondenza fra la chiamata ricevuta per ultimo e quella effettuata appunto da WhatsApp, senza comunque utilizzare i dati per altro scopo. iOS invece non consente alla stessa applicazione di messaggistica di leggere la cronologia delle chiamate, ecco spiegato perchè tale funzione non arriverà, sempre che arriverà, sui telefoni della Mela. Non è ben chiaro quando tale opzione verrà implementata, e non è da escludere, come spesso accaduto in passato, che alla fine venga cestinata: staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.

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