Elon Musk fa così, usa i social per comunicare idee e nuovi progetti. Fra questi, uno spazioporto galleggiante attualmente in costruzione al largo della costa del Texas, chiamato Deimos. La rivelazione del milionario sudafricano naturalizzato statunitense, con passaporto canadese, naturalmente via Twitter, un cinguettìo in risposta in risposta a un’immagine renderizzata condivisa da un fan.
La piattaforma, che si stima essere completata entro un anno, è destinata ad essere utilizzata come piattaforma di lancio e atterraggio per SpaceX Starship, un veicolo spaziale che Elon Musk intende inviare su Marte.
SpaceX ha acquistato due piattaforme petrolifere al largo della costa del Texas all’inizio di quest’anno per fungere da spazioporto: Deimos e Phobos, in onore entrambe delle lune di Marte. L’ultimo prototipo dell’astronave è salito e atterrato in sicurezza all’inizio di questo mese. Il veicolo, riutilizzabile, potrebbe essere un “punto di svolta per i viaggi nello spazio“, assicura la BBC: sarà possibile organizzare missioni con equipaggio per raggiungere Marte, il Pianeta Rosso tanto caro a Elon Musk, prima del previsto.
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Space Exploration Technologies Corporation, questo il nome completo di SpaceX, sin dalla sua creazione (ormai nel lontano 2002) è nata con l’obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere proprio la colonizzazione di Marte.
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L’azienda di Elon Musk ha sviluppato i lanciatori Falcon 1, Falcon 9 e Falcon Heavy, le capsule Dragon e Dragon 2, per il trasporto di cargo e astronauti da e verso la Stazione Spaziale Internazionale.
I traguardi di SpaceX includono il primo razzo privato a raggiungere orbita (il Falcon 1 nel 2008) e il primo lancio di una navicella spaziale privata con l’obiettivo di metterla in orbita e recuperarla (la Dragon nel 2010).
Inoltre SpaceX è stata la prima compagnia privata a inviare una navicella spaziale sulla Stazione Spaziale Internazionale (la Dragon nel 2012), a effettuare il primo atterraggio propulsivo per un razzo (il Falcon 9 nel 2015) e a riutilizzare un razzo (il Falcon 9 nel 2017).
E’ perfino riuscita a mettere un oggetto in orbita intorno al Sole (la Tesla Roadster lanciata su un Falcon Heavy nel 2018) e nel 2020 ha mandato astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale, nella missione Crew Dragon Demo-2).
Ora lo sviluppo dello spazioporto. Con tanto di test di volo: un’astronave portata a dieci chilometri di altitudine, per poi ruotare orizzontalmente e attivare dei razzi per riportare verticalmente. I risultati sembrano essere soddisfacenti, musica per pe le orecchie di Elon Musk. Altri twitter potrebbero comunicare a breve la fine dei lavori sullo spazioporto.
In un video dello scorso 5 maggio, presente su YouTube, il team di SpaceX ha testato ad alta quota l’astronave numero di serie 15 (SN15). “Il nostro quinto test di volo ad alta quota di un prototipo di astronave da Starbase in Texas – ha postato SpaceX – SN15 è stata migliorata attraverso strutture, avionica e software”.
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