La missione cargo è andata a buon fine, servirà ad accogliere i primi taikonauti nel palazzo celeste di Tiangong.
La missione di Tianzhou-2 è stata finalmente portata a termine con successo, dopo alcuni rinvii nei giorni scorsi dovuti ad alcune ragioni tecniche che non ne hanno comunque compromesso il buon esito. Secondo quanto annunciato dalla televisione di stato cinese alle ore 23.05 di ieri, difatti, il modulo Tianzhou-2 si è agganciato con successo alla stazione spaziale Tianhe, riuscendo a consegnare i rifornimenti richiesti. Facendo un piccolo ripassino di quanto sta accadendo, lo scorso 29 aprile la Cina aveva inviato nelle spazio Tianhe (che significa “armonia dei cieli”), modulo principale di quella che nei piani dovrà diventare, nel 2024, la prima stazione spaziale di proprietà del paese asiatico sotto il nome di Tiangong, o “palazzo celeste”.
Lanciata la prima capsula cargo #Tianzhou verso la stazione spaziale cinese.https://t.co/G8as15gJy2
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— Giorgio Di Bernardo (@GiorgioDibbe) May 29, 2021
Circa una settimana dopo la parte centrale del razzo Lunga Marcia 5B, che aveva depositato Tianhe in orbita, aveva cominciato a perdere quota in maniera incontrollata, seminando il panico anche in Italia nel timore che i frammenti potessero cadere dalle parti della Sicilia (in realtà poi si dispersero innocuamente nell’Oceano Indiano al largo delle Isole Maldive). Ad ogni modo, Tianhe nel frattempo si è stabilita con successo in orbita a circa 370 chilometri e fungerà da scalo per brevi o lunghi soggiorni di astronauti cinesi o all’occasione anche russi.
A cosa è servito esattamente il lancio di Tianzhou-2
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Tianhe inoltre servirà da attracco per i veicoli spaziali, tra cui appunto Tianzhou-2 che ieri ha portato con successo a Tianhe i rifornimenti richiesti negli scorsi giorni. Si tratta di un carico praticamente inesauribile, fatto di circa due tonnellate di carburante destinato alla stazione spaziale ed attrezzature per l’equipaggio, come tute e strumenti vari. Il lancio di ieri è avvenuto da un altro razzo Lunga Marcia, stavolta identificato col numero 7, ed è partito da Wengchang, nella provincia di Hinan che si trova nella parte più meridionale della Cina.
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Il docking, che in gergo tecnico indica il collegamento tra i due moduli, si è concretizzato a circa otto ore dalla partenza intorno alle 23 ora italiana, mentre in Cina è stato seguito in diretta televisiva da uno speciale per CCTV13. Ora i rifornimenti e le tute potranno essere utilizzati dai taikonauti cinesi in arrivo, che salvo imprevisti saranno in tre e sbarcheranno nella prima metà di giugno per rimanere in orbita tre mesi e completare la missione Shenzou-12, nuova tappa di avvicinamento, stavolta con equipaggio, alla realizzazione del palazzo celeste. Non resta che aspettare un paio di settimane per ulteriori evoluzioni.