Il fatturato delle due aziende però resta ottimo, vista la domanda crescente di computer.
Le multinazionali statunitensi Dell e HP, due delle maggiori fornitrici a livello mondiale in fatto di personal computer ed altri prodotti legati al settore informatico, hanno dichiarato di essere molto preoccupate di non riuscire a soddisfare la domanda dei loro clienti nei prossimi mesi a causa della carenza di chip che da qualche tempo sta frenando il mercato globale dell’hardware. La crisi dei semiconduttori difatti sta mettendo i bastoni tra le ruote all’intero sistema, malgrado ciò le due aziende hanno fatto registrare risultati finanziari che si spingono ben al di sopra di ogni più rosea aspettativa.
HP ad esempio, il 30 aprile 2021, ha chiuso il secondo trimestre del suo anno fiscale con ricavi di 15,9 miliardi di dollari, vale a dire il 27,3% in più rispetto allo stesso trimestre del 2020. Per quanto riguarda Dell, invece, la società di Round Rock ha diramato un comunicato in cui si mette in evidenza come il proprio fatturato in quello stesso periodo sia salito del 12%, per un introito totale lordo che si attesta sui 24,5 miliardi di dollari.
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Malgrado le entrate abbiano superato di gran lunga le stime di Wall Street, però, le azioni in borsa delle due società hanno intrapreso la parabola discendente, quelle di Dell dell’ 1% mentre quelle di HP hanno accusato un calo sino al 6%. “Abbiamo concluso un trimestre altamente positivo, con crescita dei profitti a due cifre” sottolinea Enrique Lores, presidente e Ceo di HP. “Le nostre tecnologie sono sempre più al centro del lavoro delle persone e stiamo beneficiando di una domanda eccezionale per i nostri prodotti”. Questo perché durante i mesi di pandemia è aumentata a dismisura, per motivi di smart working e didattica a distanza, la richiesta di personal computer fissi e portatili o altri dispositivi per postazioni remote.
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Se da un lato questo flusso di vendite ha determinato un boom finanziario, adesso però la domanda sembra superare l’offerta, e difficilmente nei restanti mesi del 2021 si riuscirà a ricoprire l’intero fabbisogno. “Stando così le cose, al momento l’offerta di componenti rimane piuttosto limitata”, ha aggiunto il direttore finanziario di Dell Thomas Sweet spiegando che l’aumento dei costi per procurarseli andrà inevitabilmente a gravare sul reddito di entrambe le aziende, con conseguenti limitazioni nella loro capacità di fornire computer e stampanti fino alla fine del 2021, dopo di che il trend tornerà positivo. O almeno si spera, chip permettendo.
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