Stop, sterzata, cambio di direzione. Facebook segue la linea statunitense e non fermerà più la diffusione della teoria complottista secondo cui il Covid-19 è stato prodotto in laboratorio, quindi dall’uomo.
Il colosso statunitense, nel particolare, toglie il veto messo all’indomani dello scoppio della pandemia da Coronavirus, senza rimuovere più le affermazioni secondo cui la nascita del Covid-19 è figlia di un errore (voluto o meno, chissà) proveniente dai laboratori cinesi.
Facebook avrebbe modificato la sua politica a causa di una rinnovata attenzione da parte della nuova amministrazione Biden, che ha annunciato un’indagine completa sulle origini del Covid-19 dopo che il Wall Street Journal ha riferito che tre scienziati del Wuhan Institute of Virology sono stati ricoverati in ospedale alla fine del 2019 con sintomi compatibili con il Coronavirus.
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Il nuovo presidente degli Stati Uniti cerca chiarezza, vuole vederci meglio, per questo, in maniera molto più soft del suo predecessore Donald Trump, ha chiesto all’intelligence americana di “raddoppiare i suoi sforzi per raccogliere e analizzare informazioni che potrebbero portarci più vicino ad una conclusione definitiva sulle origini del virus”.
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Facebook, dunque, si allena dopo “la consultazione con esperti di salute pubblica” come ha riferito un portavoce, in un’intervista rilasciata a Politico. La politica del social network che imponeva la rimozione di false affermazioni e teorie del complotto sul Covid-19, non ci sarà più.
La disinformazione è fin spesso circolata su Facebook, causando tanta pressione da parte di media tradizionali e politici, con la richiesta di arginare con maggior efficacia il dilagare delle fake news sulle proprie pagine. All’inizio della pandemia fin troppe false notizie sono apparse su Facebook, con centinaia di migliaia di condivisioni, nonostante l’annuncio del social americano fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, di porre un veto sulla nascita del Covid-19.
Ora il cambiamento di rotta, spiegato così da Facebook: “Alla luce delle indagini in corso sull’origine del Covid-19 e in consultazione con gli esperti di salute pubblica, non rimuoveremo più dalle nostre applicazioni le affermazioni secondo cui il virus è stato prodotto dall’uomo – si legge in una dichiarazione ufficiale – stiamo continuando a lavorare con le autorità sanitarie per stare al passo con l’evoluzione della pandemia e aggiornare regolarmente le nostre politiche man mano che emergono nuovi fatti e tendenze“.
Facebook è la prima piattaforma ad agire in questa direzione. Alla domanda se Twitter abbia intenzione di rivedere le proprie regole sulle affermazioni sull’origine del Covid-19, un portavoce della società ha detto di non avere nulla dire al riguardo. Twitter continua a “lavorare in stretta consultazione con le autorità sanitarie pubbliche globali” sui problemi di disinformazione del Coronavirus, ha detto il portavoce in una nota.
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