Amazon Connect è il cloud customer service che ora può usare numeri italiani. Ma è presto per dire se Bezos voglia lanciare un service provider di telefonia oppure no.
Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha dato ad Amazon il via libera per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica per un sistema di telefonia accessibile al pubblico. L’autorizzazione potrebbe preludere a un ingresso nel mercato della telefonia per il colosso dell’e-commerce. Ma è ancora presto per dire se le intenzioni di Bezos si stiano concentrando in quella direzione.
Di certo, il solo fatto che un attore di tali dimensioni abbia la facoltà di diventare service provider telefonico spaventa non poco chi è già nel settore. Il gruppo Amazon è in costante espansione. Sta investendo pesantemente nel delivery, sfidando leader mondiali come UPS e FedEx, nello streaming e addirittura nell’industria cinematografica (ha appena ufficializzato l’acquisto della Metro Goldwyn Mayer!). Amazon Web Services (AWS), la rete di servizi cloud che serve sempre più organizzazioni, sta assumendo una posizione via via più centrale tra i suoi dipartimenti.
Insomma, Amazon fa dell’espansione societaria una vera e propria filosofia aziendale. Non è un mistero che quando Bezos fondò la società sotto forma di libreria online nel lontano 1994, avesse già come obiettivo strategico l’allargamento in altri settori. Non sarebbe certo una sorpresa un passo nel mercato della telefonia. Tuttavia non ci sono vere conferme in tal senso, vediamo perché.
L’ok del MISE riguarda infatti Amazon Connect, ossia la piattaforma di comunicazione per comunicare con i clienti dedicata alle aziende e interamente supportata in cloud, proprio su AWS. Il permesso appena ottenuto consentirebbe dunque di creare un’offerta su numerazioni italiane a vantaggio delle organizzazioni del Bel paese, stabilendo connessioni domestiche e nel resto del mondo senza bisogno di investire in call-center fisici posizionati all’estero.
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Se invece i piani di Amazon prevedessero la trasformazione di Connect in un vero e proprio servizio telefonico, ci troveremmo di fronte a una svolta epocale per l’intero settore. Per lo meno in Italia, dove i consumatori potrebbero accedere da una parte ai contenuti e ai servizi già esistenti, dall’altra alla connessione dati e minuti. Il tutto tramite un singolo operatore onnicomprensivo, che a quel punto sarebbe in grado di creare offerte bundle che nessun’altra azienda potrebbe mettere insieme da sola.
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Ve lo immaginate un prezzo stracciato per avere minuti e dati, tutti i benefici del same-day o next-day delivery nell’e-commerce, l’intrattenimento streaming di Prime Video (che per dirne giusto una a titolo esemplificativo ha appena acquistato i diritti per le gare della prossima Champions League) e i servizi cloud di AWS? Ecco, Amazon sarebbe in grado di proporvelo, tenendo la concorrenza sull’attenti praticamente in tutti comparti. Ma quel giorno non è arrivato. Almeno per ora.
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