WhatsApp, truffa della telefonata choc: un piano diabolico e inquietante

Una truffa architettata a dovere quella subita da un’anziana signora di 87 anni attraverso WhatsApp, l’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo. A raccontarla è stata la stessa nonna Luisa, intervistata nelle scorse ore dai microfoni del Corriere della Sera, e disperata per essersi fatta frodare in maniera così beffarda.

Nuova truffa WhatsApp (Foto Udicon)
Nuova truffa WhatsApp: ecco come funziona (Foto Udicon)

Eppure, quella che si è poi rivelata l’ennesima clamorosa truffa via WhatsApp, sembrava reale: una telefonata disperata della nipote che chiedeva aiuto alla nonna. «Racconto questa storia – racconta la donna a Corriere.it – perché non voglio che capiti ad altri. Sono truffatori esperti, avevano raccolto informazioni su di me, non mi lasciavano più andare. Mi sono sentita quasi sotto ipnosi». Il tutto è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì scorso, quando improvvisamente squilla il telefono di casa: «Nonna sono io, Sofia – racconta la finta nipote attraverso una voce identica a quella della parente, forse grazie ad un’app apposita – è successo qualcosa di brutto, la mamma ha avuto un gravissimo incidente. Lei non si è fatta niente ma l’auto è distrutta e nello scontro è rimasta coinvolta anche una ragazza incinta. Siccome l’assicurazione della macchina era scaduta da due giorni, l’hanno portata in commissariato. L’arrestano, se non sigliamo subito un accordo bonario versando loro tramite avvocato 12 mila euro».

Una nuova truffa via WhatsApp (Foto Today)
Una nuova truffa via WhatsApp: telefonata choc (Foto Today)

WHATSAPP E LA TRUFFA DELLA TELEFONATA: “ANGOSCIA E DISORIENTAMENTO”

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Una conversazione che qui abbiamo sintetizzato in poche righe ma che sarebbe durata in realtà una quarantina di minuti, quasi ipnotica, al punto che l’anziana 87enne racconterà di aver provato «angoscia e disorientamento». La donna ha aggiunto: «Prima mi hanno dato un colpo emotivo fortissimo, mia figlia che aveva causato ad altri un danno, poi le preghiere, io ero come in tranche. Hanno riversato tutta la responsabilità sulle mie spalle senza darmi il tempo e il modo di comunicare con nessun altro. Mi dicevano che la cosa doveva restare assolutamente riservata».

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Secondo i carabinieri non è la prima volta che si verifica questo tipo di truffa via WhatsApp ai danni di anziani, anche perchè quest’ultimi, causa covid, tendono ad avere somme di denaro in casa più alte rispetto al solito. L’anziana signora è sempre stata tenuta al telefono mentre dal suo smartphone venivano cancellati i contatti della famiglia, di modo che la vittima non potesse contattarli: un piano davvero diabolico. «Sono bande che riescono a insinuarsi anche nelle chat di WhatsApp per raccogliere informazioni», raccontano gli inquirenti sempre al Corriere.

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