I vaccini contro il covid attualmente approvati dall’Unione Europea, leggasi quello di Pfizer/BioNTech, quello di Moderna, quindi il tanto discusso AstraZeneca, ora Vaxzevria, e Janssen di Johnson & Johnson, sono assolutamente efficaci contro tutte le varianti al momento in circolazione.
A spiegarlo stamane è stata l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. “I vaccini sono efficaci contro tutte le varianti del virus”, parole proferite da Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Oms, in occasione del consueto monitoraggio settimanale, e che suonano di fatto come musica soave. Se infatti vi erano molti dubbi circa il fatto che i vaccini anti covid non “coprissero” le ultime varianti, in particolare quella Indiana (che tanto sta facendo preoccupare la Gran Bretagna), con le parole di Kluge questo dubbio viene spazzato via.
OMS “VACCINI EFFICACI CONTRO LE VARIANTI, CASI SCESI DEL 60%”
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Il direttore generale europeo ha comunque messo in guardia la popolazione del Vecchio Continente sul fatto che la «pandemia non è ancora finita», nonostante i casi siano in forte calo così come i decessi da covid, di conseguenza bisognerà continuare a mantenere la guardia alta. Kluge ha inoltre sconsigliato i viaggi internazionali, fra le varie nazioni, in quanto i progressi contro il covid, nonostante si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel, rimangono comunque “fragili”, specificando: “In questo momento, di fronte alla continua minaccia e alla nuova incertezza, dobbiamo continuare a esercitare cautela e ripensare o evitare i viaggi internazionali”.
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Molte sono le nazioni che sconsigliano viaggi all’estero, a cominciare dalla Gran Bretagna, che ha invitato la propria popolazione a non venire in Italia, mentre la posizione del Belpaese è ben diversa, e ad eccezione ovviamente delle nazioni a rischio come India, Brasile e altre, sono state aperte le frontiere agli stranieri in vista delle imminenti vacanze estive. In Europa i casi settimanali sono passati nel giro di sette giorni da 1.7 milioni a 685 mila, meno della metà «E’ un calo pari al 60% in un mese». Stando a Kluge i paesi membri dell’Unione Europea hanno «imparato la lezione nel modo più duro e difficile. Ora stiamo andando nella giusta direzione, ma non dobbiamo smettere di osservare con attenzione un virus che ha causato la morte di quasi 1,2 milioni di persone, l’equivalente della popolazione di Bruxelles».