Ransomware, letteralmente un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione. Ransomware, un nome, purtroppo, molto gettonato in questi periodi. Per informazioni chiedere a quelli del gasdotto Colonial Pipeline, costretti a chiudere per giorni bloccando l’East Cost statunitense e costringendo Biden a chiamare lo stato di emergenza. Oppure in Irlanda, dopo il sistema sanitario è stato messo in ginocchio durante l’ultimo attacco hacker.
Il Ransomware può causare gravi danni sia ai PC personali che alle aziende. Eppure Windows 10 ha una funzionalità integrata che aiuta a proteggere i migliori PC da gioco in circolazione, ma come sottolinea Forbes, è necessario abilitarlo da soli per qualche motivo.
È semplice come cercare “protezione ransomware” nel menu di avvio e selezionare la casella “accesso controllato alle cartelle“, che non sembra essere abilitato per impostazione predefinita come ci si aspetterebbe. È descritta come una funzione che impedisce alle “applicazioni ostili” di apportare modifiche a file, cartelle e memoria.
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I test sul canale YouTube di PC Security Channel mostrano che fa un ottimo lavoro nel bloccare il ransomware nelle sue tracce. Alcuni malware sono riusciti comunque a superare le lacune, ma intanto è un modo rapido, semplice e gratuito per rafforzare la protezione del proprio PC.
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Proprio come Windows Defender, si potrebbero incontrare alcuni problemi durante la riproduzione dei migliori giochi per PC, il che spiega in qualche modo perché Microsoft non lo ha attivato sin dall’inizio.
Esiste, però, un’opzione per esentare semplicemente qualsiasi gioco o programma che non funziona bene con la protezione, quindi vale sicuramente la pena abilitare questa funzione considerando che potrebbe potenzialmente salvare il PC dall’attacco di un odioso Ransomware.
Il primo ransomware noto fu l’ormai famoso trojan AIDS, noto anche come “PC Cyborg“, scritto nel 1989 dal biologo Joseph Popp, che eseguiva un payload che mostrava all’utente un messaggio in cui si diceva che la licenza di un qualche software installato era scaduta, criptava i file dell’hard disk e obbligava l’utente a pagare 189 dollari alla “PC Cyborg Corporation” per sbloccare il sistema. Ora fa molti più danni, in giro per il mondo, meglio non lasciarlo a piede libero.
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