Il nostro orologio biologico verrà regolato da una speciale farmacia portatile delle dimensioni di un microchip.
Nausea, insonnia, mal di testa o inappetenza: è il prezzo da pagare dopo un lungo volo aereo e magari aver attraversato zone a diverso fuso orario. Tra poco però saremo in grado di scavalcare se non annullare del tutto la sgradevole sintomatologia, e resettare in tempi rapidi la normale alternanza sonno/veglia a beneficio della qualità delle attività da svolgere. Questo grazie ad un innovativo dispositivo bioelettronico wireless capace di regolare i ritmi circadiani delle persone. In altre parole lo strumento ideato cambierà, ed in meglio, tutto il corso della giornata: il termine circadiano infatti viene dal latino “circa diem” ed indica il ciclo completo delle 24 ore.
Nelle scorse settimane la DARPA (o Defence Advanced Research Projects Agency) ha annunciato un finanziamento di quasi 33 milioni, convinta che il progetto possa tradursi in un’invenzione rivoluzionaria e influire positivamente sulla vita delle persone. Il programma nasce dagli sforzi congiunti della DARPA di comune accordo con i ricercatori della Northwestern University e la Blackrock Microsystems, società privata che fornisce in tutto il mondo supporti per la neuroscienza, la ricerca neuroproteica e l’ingegneria neurale.
Chi soffre di più il Jet-Lag e come si usa il dispositivo
L’ avveniristico dispositivo è stato studiato in primis per agevolare le missioni militari all’estero, ma naturalmente potrebbe dare giovamento a ciascuno di noi. E’ stato più volte dimostrato che i soldati, spesso alle prese con viaggi intercontinentali in luoghi esotici dalle condizioni igieniche precarie, al ritorno in patria accusano fastidiosi disturbi digestivi, in particolar modo diarrea. Se per un viaggiatore d’affari o un semplice turista il problema può rivelarsi imbarazzante ma non inibitorio, per una truppa d’assalto l’indebolimento delle difese immunitarie potrebbe addirittura invalidare un’intera missione se non rivelarsi fatale.
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Il travel adapter ideato si chiamerà NTRAIN, acronimo che sta per Normalizing Timing Of Rhytms Across International Networks Of Circadian Clocks. In sostanza funziona come un minuscolo microchip wireless, e verrà impiantato nell’organismo del paziente per via sottocutanea o per deglutizione. Il suo compito sarà rilasciare all’interno del corpo i peptidi, molecole proteiche adibite alla regolazione dei cicli del sonno, così da riassestare rapidamente i ritmi biologici e superare gli scompensi dovuti al jet-lag. I microchip si nutriranno di stimoli elettromagnetici a breve raggio provenienti al massimo da un paio di centimetri di distanza, così da impedire interferenze con altri portatori.
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Tempi di rilascio e dosaggi delle terapie peptidiche saranno meticolosamente ispezionati da controlli bioelettronici, e si attiveranno con l’esposizione al sole. Per adesso siamo ancora in fase embrionale, il programma di ricerca verrà testato prima sui roditori ed in seguito sull’uomo. Ma se funzionerà davvero questa piccola farmacia portatile potrebbe far miracoli ed esser riadattata per risolvere problematiche legate anche ad altre patologie.