Morto l’inventore dei Post-it: cosa si nasconde dietro al suo successo

Si è spento all’età di 80 anni Silver Spencer, l’inventore statunitense dei Post-it che con un errore ha rivoluzionato il mondo.

conservare informazioni
Il modo più semplice per ricordarci cosa dobbiamo fare (by Adobestock)

Lo scorso 8 maggio si è spento nella sua casa di St.Paul, nel Minnesota, il chimico americano Silver Spencer, e probabilmente annoteremo anche questa triste data su un foglietto di carta. Forse molti non sanno chi è, ma sul finire degli anni Sessanta è stato autore di una delle invenzioni più importanti dello scorso secolo: l’adesivo del Post-it. Una trovata davvero semplice ma di portata colossale, visto che da quel giorno molto del merito è suo se ci ricordiamo di un appuntamento con la fidanzata, della visita dal dottore, di rinnovare l’assicurazione della macchina o di cosa manca in frigo quando andiamo a fare la spesa.

FORSE TI INTERESSA ANCHE>>> Stampante Brother ScaNCut: disegna, stampa e ritaglia. Un must per le decorazioni

Il bello è che la sua scoperta è nata quasi per sbaglio. All’epoca difatti Spencer lavorava per la 3M, l’industria statunitense che aveva appena brevettato lo scotch. Fu incaricato dai capi di sperimentare una colla super-resistente che potesse saldare tra di loro alcune componenti degli aerei, ed invece dai test finali venne fuori un prodotto fallimentare a bassa intensità adesiva, che non riusciva a tenere legati tra loro nemmeno due pezzetti di cartoncino.

 

Il collega ingegnere Arthur Fry però, che nel tempo libero cantava nel coro della Chiesa, si ricordò di quello strano collante, talmente leggero da attaccarsi e staccarsi più volte dalle superfici. Così pensò bene di utilizzarlo per rilegare gli spartiti musicali, visto che i classici segnalibri gli cadevano sempre in terra dal leggìo. Un blando adesivo invece non li avrebbe rovinati, ed il resto è storia.

Differenze tra la colla dei Post-it e gli altri adesivi: alcune curiosità

Miliardi di Post-it
Oggi vengono prodotti circa 50 miliardi di Post-it all’anno (by Adobestock)

Il successo non fu immediato, ci vollero alcuni anni prima che Spencer e Fry riuscissero a convincere la multinazionale 3M a distribuire negli uffici del quartiere dei piccoli block-notes costruiti con lo speciale materiale, ma quando entrarono in circolazione si capì appieno quanto fossero versatili. Era il 1980 e le nostre abitudini cambiarono profondamente, i pro-memoria scritti sui celebri fogliettini gialli da allora si trovano appiccicati ovunque, dall’armadio, alle mattonelle del bagno sino all’abitacolo delle auto.

LEGGI ANCHE QUI>>> Elon Musk è morto? Cosa c’è di vero dietro la notizia

La viscosità delle microsfere di cui è composta la colla d’altronde consente una certa adattabilità: le particelle si aprono lentamente rilasciando solo un po’ di sostanza adesiva alla volta, per questo durano più a lungo e le paginette di carta possono essere spostate da un luogo ad un altro. Qualcuno ha calcolato che per ricoprire la circonferenza della Terra servirebbero circa 506 milioni e 880 mila Post-it: bazzecole, se si pensa che ormai ne vengono prodotti più di 50 miliardi di esemplari ogni anno.

Gestione cookie