Arriva una funzione decisamente interessante per uno dei browser più utilizzati al mondo, leggasi il buon vecchio Chrome by Google. Come molti di voi sanno, lo strumento per navigare firmato Big G non è proprio un grande amico della RAM.
Se per caso vi fosse capitato di aprire la “gestione attività” del vostro computer avrete potuto notare un utilizzo di memoria a volte spropositato per ogni pagina del browser aperta, di conseguenza, più pagine teniamo open in simultanea sul browser e più il nostro caro pc si sforza. Negli ultimi anni la multinazionale di Mountain View ha cercato in vari modi di correre al riparo, senza comunque ottenere risultati significativi. Una mano potrebbero però arrivare in tal senso ben presto, stando ad una funzione chiamata “back-forward cache”, scoperta nelle scorse ore dal portale Windows Latest. Si tratta di una funzione per la versione 92 di Chrome sia per Windows, quanto macOS e Linux, e tra l’altro già disponibile per Android nella versione numero 87.
GOOGLE CHROME, LA FUNZIONE BACH-FORWARD CACHE SPIEGATA DA BIG G
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“La cache di back-forward – spiega Google – è una funzionalità del browser che migliora l’esperienza dell’utente mantenendo in vita una pagina dopo che l’utente ne è uscito e la riutilizza per la navigazione nella cronologia della sessione (pulsanti avanti/indietro del browser, history.back ecc.) navigazione istantanea. Le pagine nella cache sono congelate e non eseguono alcun javascript”. Big G sottolinea: “Abbiamo già fornito questa funzione per Android. Vogliamo iniziare a sperimentare con la cache di back-forward su ambienti desktop”.
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Come qualcuno di voi avrà già capito, si tratta di una nuova funzionalità che riguarderà la navigazione di due pagine consecutive: in poche parole, se vogliamo tornare a visitare la pagina web vista in precedenza, tramite la funzione di cui sopra, il caricamento sarà molto più veloce, perchè rimarrà congelata di fatto in memoria, e senza doverla quindi ricaricare da zero. Si tratterà senza dubbio di un miglioramento nell’esperienza di navigazione, anche se non è da escludere che alcuni contenuti debbano essere caricati da zero, leggasi quelli pubblicitari che potrebbero variare visitando la stessa pagina in momenti differenti. Non è ben chiaro se tutte le pagine di internet verranno favorite dal “back-forward cache”, di conseguenza rimaniamo in attesa di ulteriori notizie per avere dati più certi a riguardo.