Grazie ai nuovi accorgimenti i possessori di auto elettriche potranno ricoprire distanze sempre più lunghe.
Adesso ci siamo, finalmente il sogno è diventato realtà: da questa settimana le auto elettriche potranno rifornirsi anche in autostrada. Pochi giorni fa, difatti, è stata inaugurata in Emilia-Romagna la prima colonnina Hyperfast, capace di erogare una potenza dai 50 fino ai 300 Kilowatt. Lo storico varo si è tenuto presso l’area di Secchia Ovest, vicino Modena, e nelle prossime ore verrà messa in funzione una struttura simile a Roma nella stazione di servizio Flaminia Est. E’ solo un antipasto del progetto “Free To X”, che prevede la realizzazione capillare di cento punti di rifornimento entro il 2027.
Dunque quello che a molti sembrava un limite invalicabile agli spostamenti sta per essere definitivamente abbattuto. Chi possiede un auto elettrica riuscirà a coprire con disinvoltura le tratte autostradali, con modalità e tempi equiparabili a chi utilizza invece i veicoli tradizionali. In Italia lo sviluppo della mobilità sostenibile accusa da sempre un netto ritardo rispetto ad altri paesi europei, per questo la Società Autostrade ha deciso di investire oltre 45 milioni. L’obbligo di installare le colonnine era già stato imposto ai concessionari nel 2016 con termine ultimo fissato a dicembre 2020, poi ci si è messo pure il Covid a dare un’accelerata decisiva per consentire ai cittadini di muoversi a breve e medio raggio.
Auto elettriche, dove si trovano le colonnine in autostrada e come usarle
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Secondo il piano “Free To X” promosso da ASPI, ogni area di erogazione Hyperfast verrà collocata in media a cinquanta chilometri l’una dall’altra lungo tutto il corso del network autostradale, così da garantire agli automobilisti il raggiungimento delle postazioni senza ansia da pile scariche. Ciascuna di esse verrà dotata da un minimo di quattro fino a un massimo di sei colonnine multi-client, con tempi di rifornimento che si aggirano intorno ai 15-20 minuti sia per le macchine a corrente continua (DC) che per quelle a corrente alternata (AC).
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Per il momento i conducenti potranno “fare il pieno” usando le app dei loro Mobility Service Provider, ma tra poco sarà consentito usare anche la carta di credito. E’ il punto di non ritorno verso una mobilità sempre meno inquinante, considerato il fatto che il mercato delle auto elettriche o ibride è in fortissima ascesa e si avvia a scavalcare le immatricolazioni diesel o a benzina.