C’è chi confonde l’attore che ha interpretato Gandalf ne Il Signore degli Anelli, Ian McKeLlen, con il professore e mago Albus Silente, storico personaggio di Harry Potter.
A svelarlo è stato appunto colui che interpreta lo stregone nell’amatissima saga dell’anello, spiegando che spesso e volentieri i fan chiedono l’autografo al “rivale”, scambiandolo appunto per Gandalf quando in realtà è Silente. Ospite presso il The Jonathan Ross Show, Ian McKellen ha parlato così con il conduttore dello show televisivo americano: “A volte la gente pensa che io sia Silente. Allora ho chiesto a Michael (Gambon ndr) se confondono anche lui con me e lui ha detto ‘Per tutto il tempo. Mi portano le loro miserabili foto di Gandalf. Le firmo solo il tuo nome!'”. Decisamente bizzarro il fatto, ma spesso e volentieri i due attori “truccati” vengono infatti confusi, del resto la barba bianca, l’età anziana, e gli abiti larghi, rendono molto difficile riconoscere il reale volto dei due grandissimi interpreti.
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Nella lunga chiacchierata con Jonathan Ross, Ian McKellen ha affrontato anche argomenti più seri, a cominciare dalla scomparsa dei suoi genitori, avvenuta quando lo stesso Ian era molto giovane, e del fatto che entrambi non hanno mai saputo che il loro figlio fosse gay: “Non ho mai detto loro che ero gay – ha raccontato l’attore – e non mi hanno visto fare nessuno dei miei lavori migliori. Ma li ricordo con estremo piacere”. McKellen, del resto, aveva fatto coming out quando aveva 40 anni, una vera e propria svolta nella sua vita: “Non ho mai smesso di parlarne da allora – le parole dell’attore che interpreta sia Gandalf quanto Magneto “senior” negli X Men – ho recuperato il tempo perduto. Il coming out ti cambia completamente la vita. Finalmente ho scoperto me stesso e tutto è andato meglio. In famiglia, con gli amici, con gli sconosciuti ed anche i rapporti di lavoro sono migliorati perché non mi nascondevo più”.
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Poi ha spiegato: “Questo era il mio dilemma quando ero bambino, se avessi detto apertamente di essere gay avrei potuto rischiare di essere perseguito. Ma adesso non è più così. Abbiamo leggi molto buone in questo paese”. L’attore britannico è sempre stato in prima fila nella lotta per i diritti in favore della comunità LGBT, come quando scese in campo per far abolire l’articolo 28 che obbligava le autorità locali a ‘non promuovere intenzionalmente l’omosessualità o pubblicare materiale con l’intenzione di promuovere l’omosessualità’. “È stato molto divertente sfidare il governo e vincere – ricorda quell’occasione – sapevo di avere ragione. Non molte volte nella vita so di aver ragione”.
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