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iOS 14.5: il 96% degli utenti sta disattivando il tracciamento degli annunci

iOS 14.5: secondo un report di Flurry Analytics il 96% degli utenti starebbe disattivando la funzione di tracciamento degli annunci. 

La funzione anti-tracciamento di iOS 14.5

Un terremoto di dimensioni colossali e che potrebbe avere su internet e i suoi protagonisti conseguenze devastanti. iOS 14.5 ha sganciato la bomba, introducendo la possibilità per gli utenti di scegliere di essere tracciati ai fini pubblicitari. Oggi commentiamo un recente report condotto da Flurry Analytics, che riporta i primi dati legati al comportamento degli utenti che utilizzano iOS aggiornato all’ultima versione disponibile.

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Mark Zuckerberg (Foto Skytg24)

Secondo gli analisti, il 4% degli utenti negli Stati Uniti sta attualmente consentendo alle app di accedere al proprio tag IDFA Identifier for Advertisers. Questo si tradurrebbe in un danno economico devastante per quelle realtà che si basano sulla raccolta di informazioni per generare profitti di dimensioni bibliche. Il campione preso in analisi ha studiato il comportamento di circa 2,5 milioni di utenti attivi su base giornaliera.

Se si prendono in considerazione altri paesi oltre gli USA, la cifra di chi consente il tracciamento sale ad un misero 11%. Sono 5,3 milioni gli utenti che scelgono di essere “monitorati”. Un dato che fa chiarezza circa quella che è la volontà degli utenti, nonché una scelta che porta i consumatori – sempre più consapevoli – a disattivare la richiesta di tracciamento.

Un altro dato interessante è il numero di utenti che ha scelto di disattivare la selezione “Consenti alle app di richiedere il monitoraggio“. In questo specifico contesto parliamo del 2% del campione analizzato, che ha quindi scelto di limitare automaticamente l’accesso ai dati legati all’IDFA, impedendo alle app e ai social di chiedere l’autorizzazione al monitoraggio.

Lo strumento, ampiamente pubblicizzato da Apple in ambito di tutela della privacy e dei propri comportamenti online, sta ottenendo i risultati sperati dalla mela. Le conseguenze per le aziende che basano il proprio business sulle entrate pubblicitarie potrebbero essere devastanti, ma solo il tempo lo dirà con certezza.

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Dal canto suo, l’azienda di Cupertino ci tiene a precisare che esistono sistemi per annunci sicuri come sostituti incentrati sulla tutela della privacy. Da SKAdNetwork a Privacy Click Measurement, questi sistemi non identificano precisamente e direttamente l’utenza, e possono essere integrati senza l’espresso consenso degli users.

Fabio Alberti

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