Il clamoroso caso del Hoverboard acquistato su Amazon nel 2015, tramite un commerciante di terze parti, ed esploso mentre era in carica all’interno della camera da letto, causando gravi ustioni alla donna presente nella stanza e all’abitazione stessa, torna di moda.
La corte d’appello della California ha stabilito che Amazon può essere ritenuta responsabile per i prodotti venduti attraverso il suo mercato da un venditore di terze parti, secondo quanto riportato dal Los Angeles Times.
Amazon e la sentenza (ribaltata) dell’hoverboard esploso mentre era in carica
È il secondo caso importante in California in cui una corte d’appello ha respinto la posizione di lunga data di Amazon, secondo cui è il colosso costruito da Jeff Bezos sarebbe semplicemente un intermediario tra gli acquirenti e i suoi venditori di terze parti.
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Amazon si riferisce collettivamente a questi venditori come al suo “Mercato” anche se non è una parte separata o distinta del sito web. I prodotti dei venditori di terze parti in genere compaiono nelle inserzioni di Amazon, con una piccola riga di testo per indicare che Amazon stessa non è il venditore effettivo.
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Nel caso dell’Hoverboard esploso, ha sostenuto che si trattava semplicemente della piattaforma che collegava i clienti con i venditori, ma la corte d’appello californiana ha ritenuto che vi fosse un “collegamento diretto nella catena verticale di distribuzione, e quindi una responsabilità oggettiva“.
Christopher Dolan, l’avvocato del caso dell’hoverboard, ha dichiarato che la sentenza è stata una grande vittoria per i consumatori. “Non può sfuggire alla responsabilità per i prodotti difettosi che vende ai consumatori – rimarca Dolan, in un’intervista a The Verge – affermando di non essere coinvolta nel marketing, nella vendita e nella distribuzione di beni ed è solo un inserzionista”.
Sentenza ribaltata, dunque: Amazon può essere riconosciuta responsabile anche dei prodotti venduti tramite Marketplace.
Così un portavoce della più grande Internet company al mondo: “Amazon investe molto nella sicurezza e nella autenticità di tutti i prodotti offerti sul nostro negozio – spiega – incluso il controllo proattivo dei venditori e dei prodotti prima che vengano proposti“. Intanto, il caso dell’Hoveboard esploso mentre era in carica, è un altro precedente importante da tenere in considerazione.