Malgrado le aspettative e la pandemia, per la Giornata Mondiale della Risata, Google non ha riservato alcun doodle.
Tra tanti doodle, quello di oggi era particolarmente atteso, visto il periodo storico che stiamo attraversando. Celebrare feste internazionali, centenari e momenti storici è una delle cose che Mountain View non si lascia mai scappare.
Ricordare questa giornata, quest’anno, è davvero importante, perché c’è chi, purtroppo, non ricorda più come si fa a ridere. Il Covid-19 ha distrutto lavori, anime e forza di volontà. È un momento difficile per provare a rialzarsi. Ciononostante, in tanti ci provano, anche se troppo è cambiato, soprattutto nella percezione umana.
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Giornata Mondiale della Risata, perché ridere è la cura
Dal 1998, la prima domenica di maggio viene riservata a questo evento, conosciuto anche come World Laughter Day. Fu proposta da Madan Kataria, fondatore del movimento internazionale dello Yoga della risata, considerata anche una manifestazione per la pace nel mondo. L’obiettivo è quello di sviluppare una coscienza globale basata su fratellanza e amicizia, ridendo insieme, in armonia.
Kataria afferma che la risata “è un’emozione positiva e potente. Contiene tutti gli ingredienti necessari perché gli individui possano avere il controllo di se stessi e perché possano cambiare il mondo con una sorta di effetto domino“.
Esistono oltre 8000 club della risata in tutti e cinque i continenti, dimostrazione del fatto che ridere è il modo migliore per aiutare le persone a vedere e a valorizzare le cose più belle che la vita ci offre. Anche in Italia c’è una sede dell’associazione Yoga della Risata e si trova a Roma, nata nel 2008 grazie a Laura Toffolo e Simonetta Marchionni.
Secondo gli esperti dello Yoga della Risata, è necessario ridere almeno 10 minuti al giorno, di seguito. Si tratta di veri e propri esercizi che servono a curare la nostra mente dall’ansia e dall’angoscia. Anche se non sembra semplice, si potrebbe iniziare cercando dei contenuti su internet che facciano ridere.
Un esempio freschissimo è la trasmissione “LOL – Chi ride è fuori!”. In quel caso, è difficile non ridere. Può essere un’ottima medicina che, somministrata ogni giorno, potrebbe davvero aiutare a vedere la vita da altre angolazioni.
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La pandemia ci ha stesi, non c’è dubbio, nessuno può biasimare chi trova difficoltà a ridere. Ma bisogna trovare la forza dentro per riuscire a cambiare le cose e, forse, ad ottenere risultati diversi. Iniziamo a ridere, magari accade qualcosa.