Cambia tutto per lo smart working nella pubblica amministrazione. Il Consiglio dei ministri che si è tenuto nella giornata di ieri ha approvato il decreto legge Proroghe, decretando l’eliminazione dell’obbligo dello smart working nella Pa, di conseguenza, i dipendenti non saranno più costretti al “lavoro agile”, anche se non è ben chiaro se si tratterà di una scelta o meno.
Il decreto in questione, nominato “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” si compone in totale di 11 diversi articoli che contengono novità per una serie di ambiti, a cominciare dai documenti in scadenza, che saranno validi fino al prossimo 30 settembre. Di conseguenza, le carte d’identità, le patenti e in generale tutti i documenti di riconoscimento già scaduti, saranno validi fino al 30 settembre, una misura che era già stata introdotta l’anno scorso, durante la prima ondata di covid. Sempre per quanto riguarda la patente, viene eliminata la prova teorica, rimanendo invece solo quella pratica, basta che la domanda sia stata presentata dal primo gennaio 2021.
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La parte che più ci interessa del decreto, come anticipato sopra, riguarda senza dubbio la questione smart working nelle Pubbliche amministrazioni, e nel testo si legge che le Pa “fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi” e “non oltre il 31 dicembre 2021”, in deroga alle misure del 17 marzo 2020, “organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l’utenza, applicando il lavoro agile, a condizione che l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente”.
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Per quanto riguarda il privato, invece, previsto lo smart agevolato fino al 30 settembre ma nel decreto Riaperture, non quindi in quello “proroghe”. L’estensione era stata annunciata già negli scorsi giorni dopo l’incontro fra Andrea Orlando, il ministro del lavoro, e le parti sociali: il decreto sulle riaperture è in fase di conversione in Senato, e a breve troverà applicazione. Queste in estrema sintesi le novità principali del Dl.
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