L’associazione ambientalista Transport & Environment ha dato il via a una iniziativa capace di raccogliere 27 firme di aziende che chiedono a gran voce all’Unione Europea lo stop alla vendita di nuovi veicoli a benzina, diesel e perfino ibridi, entro il 2035. Come negli Stati Uniti, la battaglia contro le auto benzina e diesel sbarca nel Vecchio Continente.
“Volvo intende segnare il passo nella transizione verso la mobilità a emissioni zero all’interno del nostro settore”. Più che un appello, una forte presa di posizione da parte di Andres Karrberg. “Per accelerare questa transizione – rimarca il responsabile della sostenibilità di Volvo – sono anche necessari una chiara direzione e un sostegno da parte del governo”.
Transport & Environment: “Auto e veicoli commerciali responsabili del 15% di tutte le emissioni di anidride carbonica”
Non solo Volvo, comunque, si è unita all’iniziativa di Transport & Environment. Grandi marchi come Ikea, Coca-Cola European Partner, Schneider, Enel X e perfino Uber hanno firmato un documento molto chiaro.
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“I legislatori europei devono stabilire quest’anno una nuova e più ambiziosa legislazione sul clima per garantire che l’Unione Europea faccia la sua parte nel dimezzare le emissioni globali di questo decennio. Il pacchetto Fit for 55 determinerà se l’Europa è sulla buona strada per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 e adempiere ai propri obblighi previsti dall’accordo di Parigi”.
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E’ uno stralcio del documento inviato da Transport & Environment all’Unione Europea. “Autovetture e i veicoli commerciali leggeri sono responsabili del 15% di tutte le emissioni di anidride carbonica dell’Europa e sono la principale fonte, 26%, di emissioni di ossido di azoto – continua il documento – che causano malattie croniche, abbreviando la vita di 54 mila europei ogni anno. Inoltre, costano oltre 200 miliardi di euro all’anno in importazioni di petrolio”.
Transport & Environment e le 27 firmatarie vogliono a gran voce la diminuzione delle emissioni inquinanti e la riduzione della dipendenza dal petrolio. “La nuova normativa metterebbe in moto una trasformazione sistemica e renderebbe la Ue leader globale in un settore chiave per un futuro a zero emissioni. Decretare lo stop alla vendita degli altri tipi di auto fornirebbe un chiaro segnale alle case automobilistiche, ai fornitori di infrastrutture di ricarica, al settore energetico e alle istituzioni finanziarie per fare gli investimenti necessari alla transizione”.