È iniziata una nuova sperimentazione per l’azienda Pfizer: presto potrebbe essere in grado di produrre una pillola anti Covid-19.
La nota azienda farmaceutica, particolarmente richiesta di questi tempi per il suo vaccino in due dosi, sembra stia sperimentando anche un altro farmaco anti Covid in compresse. Si tratta di una ricerca rivoluzionaria che permetterebbe alle persone di curarsi direttamente da casa, evitando lunghe attese da piattaforma.
Visto l’enorme riscontro ottenuto sul suolo italiano, di certo, il nostro Paese potrebbe essere tra i primi ad acquistare questo farmaco innovativo realizzato da Pfizer.
A quanto pare, negli Stati Uniti, la sperimentazione è già iniziata. La richiesta è di circa sessanta volontari, adulti compresi tra i 18 e i 60 anni. Il test durerà 145 giorni, più altri 28 giorni che prevedono lo screening ed il dosaggio.
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Al momento, il farmaco ha il nome in codice PF-07321332 ed è una molecola classificata come “inibitore della proteasi”. È stato sviluppato basandosi su farmaci simili utilizzati per attaccare il punto debole del virus SARS-CoV-2, in modo da impedirgli di replicarsi nel naso, nella gola e nei polmoni.
Si tratta della classe degli inibitori, utilizzata nel trattamento di specifiche infezioni virali, come quella da HIV o da virus dell’epatite C. Questa molecola è in grado di impedire alla proteasi (insieme di enzimi che provocano la scissione delle proteine) di attivare alcune proteine all’interno dei virus di recente produzione.
In questo modo, il farmaco indebolirà il virus rendendolo immaturo e non più capace di infettare altre cellule. I ricercatori sperano di ottenere buoni risultati da questa sperimentazione. A tal proposito, Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente della sezione Ricerca, Sviluppo e Medicina alla Pfizer ha dichiarato:
Abbiamo progettato PF-07321332 come potenziale terapia orale che potrebbe essere prescritta al primo segno di infezione, evitando ai pazienti di essere ospedalizzati o portati in terapia intensiva
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In generale, l’azienda è ottimista sull’efficacia della pillola, avendo già riscontrato “una forte attività antivirale in vitro contro SARS-CoV-2“. Gli scienziati hanno spiegato che, il più delle volte, se un composto funziona in vitro, quasi sicuramente lo farà anche all’interno di un organismo.
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