C’è chi lo chiama Green Pass, chi Certificato verde o pass vaccinale. Fa lo stesso. Si tratta di un documento che certifica l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid-19 o la negatività al virus attraverso un tampone antigenico rapido o molecolare. Fondamentale con la riapertura di un’Italia a forti tinte gialle.
I pass vaccinali servono per muoversi liberamente sul territorio nazionale, anche tra regioni e province autonome in zona arancione e rossa, o anche all’estero. E’ un tema di grande attualità perché c’è chi lo fornisce in formato cartaceo, chi punta sulla digitalizzazione del “prodotto”, sotto forma di app o QR code. All’estero, per esempio, ci sono tanti tipi diversi di pass vaccinali.
Il pass vaccinale all’estero: avanguardia Israele
In Italia si comincia con i soliti problemi di interpretazione, a tal punto che il Garante ha inviato al Governo un avvertimento formale con cui chiede che vengano superate alcune criticità: il tempo di conservazione dei dati raccolti, la sicurezza di chi gestisce questa enorme mole di dati o la possibile contraffazione del certificato.
LEGGI ANCHE >>>Pfizer sperimenta una pillola per combattere il virus direttamente da casa
Negli Stati Uniti i pass vaccinali pullulano: Excelsior Pass è un applicazione destinata solamente a New York; CommonPass e Clear Health Pass hanno stretto partnership con compagnie aeree e catene di ristoranti o altri luoghi di ritrovo specifici, ma non garantiscono l’accesso a ogni singola attività o esercizio commerciale.
LEGGI ANCHE >>> John Wick torna nelle nuove vesti: annunciata la serie tv
In Europa ognuno va per la sua strada: la Francia si fida di TousAntiCovid, un’applicazione già utilizzata subito dopo il lockdown. L’app dovrebbe essere compatibile con il Green Pass europeo in arrivo, ma non verrà utilizzato per l’ingresso nei locali. Il piano transalpino è quello di utilizzare l’app per gli spostamenti oltre confine, non prima di aver capito come funziona nei paesi limitrofi, e in questo caso interessa anche all’Italia.
Passi da gigante in Israele, dove la vaccinazione sta dando i risultati migliori. Qui c’è il Green Pass, disponibile sia sugli smartphone Android, sia su quelli con iOS. Il QR Code viene scansionato all’ingresso di numerosi luoghi, anche al chiuso; per i meno tecnologici, comunque, la possibilità di un pass vaccinale in formato cartaceo.
QR Code già disponibile in Estonia, nonostante sia valido nel territorio e per entrare in Finlandia. A proposito di paesi scandinavi, in Danimarca c’è l’app ufficiale del ministero della salute: all’interno una nuova sezione inaugurata appositamente per l’occasione, dove è possibile visualizzare il documento che certifica di essersi sottoposti alla procedura, ma anche i risultati dei test anti Covid più recenti. Anche in tempo di pandemia, il celebre proverbio resta lo stesso: paese che vai, usanze che trovi.