La nascita della SuperLega rompe il motore del calcio, apre una nuova strada, mettendosi di traverso e sbarrando le vecchie vie solcate in primis da UEFA e FIFA, che hanno già assegnato i diritti tv (come la Lega di Serie A), ma che minacciano i firmatari dello storico accordo di escluderli da tutte le competizioni, nazionali comprese.
E’ chiaro, evidente, cristallino che se UEFA e FIFA dovessero dare seguito alle loro intimidazioni, dovranno fare i conti con DAZN, che ha offerto 840 milioni ma per una Serie A con Juve, Milan e Inter (le tre italiani che hanno detto sì alla SuperLega). Con SKY, che si preso la Champions insieme ad Amazon. Insomma, la guerra del calcio, o dei ricchi come ribattezzata dall’Equipe, è appena esplosa. E può recare uno storico sconvolgimento.
“La Superlega è una nuova competizione europea tra 20 top club composta da 15 fondatori e 5 qualificati annualmente”. Il primo vagito della SuperLega fa rumore. “Ci saranno due gironi da 10 squadre ciascuno, che giocheranno partite in casa e fuori all’interno del gruppo ogni anno – si legge nella nota – riunendo i migliori club e i migliori giocatori del mondo, la Superlega regalerà emozioni e drammi mai visti prima nel calcio“.
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Dodici club, la metà sono inglesi: Chelsea, Arsenal, Tottenham, Liverpool, Manchester United e all’ultimo momento il City. Tre italiane: Juve, Inter e Milan. Altrettante spagnole: il Real Madrid di Don Florentino Perez il deus ex machina della SuperLega, nonché primo presidente, Barcellona e Atletico Madrid.
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I 12 fanno sul serio: comunicati ufficiali, sito online https://thesuperleague.it/, format della competizione. Venti squadre, due gruppi da 10: passano le prime tre di ogni girone, gli altri due posti rimasti uscirebbero fuori dal barrage. Et voilà, la Final Eight (a maggio, in una sede unica) è servita.
“Le partite si giocheranno a metà settimana e tutti i club rimarranno nei rispettivi campionati nazionali”. In questo caso la Serie A resterebbero così com’è, a DAZN. Ma SKY Mediaset e Amazon hanno vinto la gara dei diritti tv per una Champions (e un’Europa League) con tutte le big, senza le quali non esisterebbero più le condizioni in essere. E all’orizzonte ecco una domanda da un milione di euro: dove si vedrebbero le partite della SuperLega? Il terremoto del calcio è appena iniziato, nulla sarà più come prima.
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