È noto che per ogni sistema software o cyber-fisico, c’è un black hat hacker o un cracker pronto a sfruttarne le vulnerabilità a proprio vantaggio. Ma proprio in questo potrebbe stare la risposta definitiva a tutti i problemi di cybersicurezza.
Quando un sistema software o cyber-fisico viene attaccato, ciò accade per delle vulnerabilità intrinseche al sistema che sono state sfruttata in maniera vantaggiosa dal cracker. Ma come si fa a disegnare un sistema che non presenti alcuna vulnerabilità?
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Finanziare la ricerca teorica nel campo della sicurezza paga
Secondo l’esperto Marco Rocchetto è necessario ribaltare l’approccio alla cybersecurity, passando da una risoluzione ex-post dei singoli attacchi, a uno studio scientifico delle vulnerabilità del sistema. Per mezzo della formalizzazione matematica delle caratteristiche del sistema, sarebbe possibile garantire l’inattaccabilità di un sistema software o cyber-fisico, cosa che oggi non è possibile.
Marco è un ricercatore nell’ambito della cybersecurity e co-fondatore della startup V-Research. Ha ottenuto il Dottorato in Informatica nel 2015 all’Università di Verona. Ha lavorato come Senior Research Engineer nel Security Team del Formal Methods Research Group presso la United Technologies Research Center (2017-2019), come ricercatore presso l’Università del Lussemburgo (2016-2017) e presso la Singapore University of Technology and Design (2015-2016).
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I suoi interessi di ricerca riguardano la sicurezza e la verifica formale della sicurezza nei sistemi cyber-fisici.