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Per pagare ci metteremo la faccia, ma quanto sarà sicuro? Ecco il fenomeno dei pagamenti con riconoscimento facciale

Prende piede, in tutto il mondo, il fenomeno dei pagamenti tramite riconoscimento facciale. Un sistema, forse, più sicuro di altri.

Pagamento tramite riconoscimento facciale Photo by Adobe Stock

Da quando è nato il sistema di pagamento tramite conto online, con carte di credito, di debito o app, non è sempre stato tutto “rose e fiori”. Non che il pagamento in contanti fosse più sicuro, ma le bande di hacker non lasciano dormire sogni tranquilli.

Innumerevoli volte abbiamo affrontato il problema della cybersecurity e della capacità di questi criminali di appropriarsi dei dati sensibili per accedere ai conti online, talvolta sottraendo materialmente le carte per i pagamenti, con tanto di numero e CVV, spesso clonandola.

Ma non è l’unico metodo. Sono ormai diverse le modalità studiate da queste losche figure per entrare in possesso del nostro denaro.

Gli esperti hanno, pertanto, studiato un nuovo meccanismo: si tratta del pagamento mediante riconoscimento facciale, utilizzato in tantissimi ambiti e già consuetudine in molti paesi.

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Il fenomeno dei pagamenti mediante riconoscimento facciale

Autenticazione biometrica

Come riportato nel report di Juniper Research, ci sono oltre 600 milioni di persone nel mondo che già utilizzano questo metodo per pagare in qualunque tipo di esercizio commerciale. Come potevamo aspettarci, la maggior parte di queste persone si trova in Cina.

Per quanto ora possa sembrare insolito, nel 2025, potrebbe diventare il sistema più utilizzato al mondo. Entro quell’anno, tutti gli smartphone dovrebbero essere dotati di tecnologia preposta all’autenticazione biometrica, tramite riconoscimento facciale o impronta digitale.

Di conseguenza, i dati biometrici dovrebbero essere disponibili per effettuare pagamenti per un importo complessivo di oltre 3mila miliardi di dollari. Al momento, il margine si ferma a circa 400 miliardi di dollari.

A tal proposito, avranno un ruolo importante servizi come Google Pay e FaceID di Apple. Quest’ultima, in particolare, ha spinto molte aziende ad investire sui sistemi biometrici a livello di hardware. Nel report, infatti, Juniper Research pronostica che il numero di smartphone in commercio con tecnologia di riconoscimento facciale implementata crescerà del 376% raggiungendo il 17% degli smartphone.

Pagamenti in Cina tramite riconoscimento facciale

L’idea dell’integrazione di un sistema di pagamenti tramite riconoscimento facciale, apparentemente, sembra confortante. Tale meccanismo, estremamente efficace, oggi risulta uno dei più affidabili. L’autenticazione biometrica è una tecnologia molto sofisticata, attualmente impossibile da replicare.

In effetti, le caratteristiche fisiologiche di un individuo sono abbastanza stabili, soggette solo a piccole variazioni nel tempo. Tuttavia, non è da escludere che gli hacker riescano a violare i codici di sicurezza dei database entrando così in possesso dei dati biometrici.

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Molto più difficile da considerare è la possibilità di riutilizzarli. Dovrebbero solo riuscire ad emulare gli escamotage proposti nei film come Mission Impossible, dove Tom Cruise utilizza delle maschere 3D e delle lenti a contatto per replicare la fisionomia del soggetto interessato. Per ora, restano solo film.

Creazione maschera 3D in Mission Impossible: Rogue Nation
Rita Riccio

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