Furono le prime monete da 1000 lire a circolare in Italia, coniate nel 1970 per festeggiare il centenario di Roma Capitale. Hanno un valore per i collezionisti, al di là di quello economico effettivo, anche se ne sono state coniate parecchi esemplari.
Realizzate in argento 835, le monete da 1000 lire Roma Capitale 1970 sono state coniate in 3.011.000 esemplari. Le monete, dal diametro di 31,4 mm e dal peso di 14,60 grammi, sono state le prime in assoluto coniate da una donna, e nella loro prima edizione raffigurano Testa velata della Concordia su un lato, con la scritta 1870-1970 Concordia.
Monete: le mille lire 1970 ispirate al Denario dell’antica Roma
Questa rappresentazione della faccia “diritta” della moneta Roma Capitale è stata ideata e realizzata da Guerrino Mattia Monassi, che ha preso ispirazione dal Denario della Repubblica Romana del 62 a.C. (coniato dalla Gens Aemilia).
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E’ invece di una donna il disegno della faccia “di rovescio” di queste monete: Laura Cretara ha infatti riprodotto il progetto di pavimentazione della Piazza del Campidoglio di Roma, opera di Michelangelo, con la scritta “Roma Capitale – 1000 – Lire”. Primo conio realizzato da una donna, in assoluto nella storia delle monete italiane.
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Sebbene siano state coniate in milioni di esemplari, i possessori di queste monete ne fecero subito tesoro non appena entrate in circolazione, al punto che di 3 milioni di esemplari ne rimasero subito ben pochi in circolazione. Per questo motivo, e per cercare di distribuire le poche monete rimaste, in quegli anni fu promesso ai dipendenti statali che avrebbero ricevuto con lo stipendio una moneta da mille lire.
Non a tutti furono concesse, non in tutte le città italiane, al punto che molte categorie di lavoratori, come i postini di Ivrea nel 1971, fecero scioperi per protestare contro l’ingiustizia. Alcuni lavoratori di altre città, infatti, ne ricevettero anche più di una ciascuno. Sono monete quindi dal valore più “prestigioso” che “economico”.
Il valore della moneta Mille Lire Roma Capitale si aggira infatti tra i 10 e i 20 euro, mentre un esemplare in Fior di Conio può arrivare a poco più di 20 euro. Più alto il valore della eventuale versione di Prova, che può valere tra i 500 e i 700 euro, al massimo 1000 se è tenuta molto molto bene.