Certificato Verde Digitale pronto per l’estate. L’Unione Europea: “Non è precondizione per viaggiare. Garantita la privacy dei cittadini”.
Si chiama Certificato Verde Digitale e servirà ad attestare se una persona è vaccinata contro il Covid, ha appena effettuato un test con risultato negativo o è guarita dalla malattia. L’Unione Europea ha intenzione di varare il Digital Green Certificate dal prossimo 21 giugno, nella speranza di agevolare gli spostamenti dei cittadini europei tra gli stati membri.
La proposta avanzata dalla Commissione Europea lo scorso 27 marzo ha l’obiettivo dichiarato di favorire una riapertura programmata che sia sicura e sostenibile (“A common path to safe and sustained re-opening”). L’iniziativa legislativa dell’organo formato dai Capi di Stato europei ha già ricevuto il placet sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. A fini di collaudo, il certificato sarà disponibile in modalità cartacea e digitale da inizio giugno 2021.
Si tratta di un documento che avrà validità in tutti gli stati dell’Unione ma che non è un certificato vaccinale. E – sottolinea la Commissione per le Libertà Civili – non costituisce “un prerequisito per la libera circolazione”, che è ovviamente un diritto fondamentale del cittadino europeo e, in quanto tale, inviolabile. Vediamo quali sono le caratteristiche della carta.
Come detto, il Digital Green Certificate può notificare tre status: avvenuta vaccinazione, avvenuta guarigione, tampone negativo. La sua versione digitale sarà corredata da codice QR, che le autorità aeroportuali dovranno scannerizzare per ottenere le informazioni sul Covid-19 relative al titolare.
Non sarà dunque necessario essere vaccinati per viaggiare, ma semplicemente ottemperare alle richieste degli stati membri, attestandole tramite il Green Certificate. L’unica differenza auspicata dalla Commissione Europea è che in presenza del documento i membri non imporranno quarantena o ulteriori test. Qualora un paese non volesse uniformarsi e continuasse a chiedere altre certificazioni o una quarantena ai viaggiatori, dovrà comunicare la propria decisione motivata alla Commissione e a tutti gli altri membri.
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Tutte le organizzazioni che avranno rilasciato le informazioni sullo stato di salute del cittadino in relazione al Covid (ospedali, laboratori di analisi, autorità sanitarie e via dicendo) depositeranno la propria firma digitale in ciò che l’Unione Europea definisce un “gateway”: un punto di raccolta per le autenticazioni che non includerà nessun dato sensibile dei cittadini ma consentirà a tutti gli Stati membri di controllare la legittimità della fonte, salvaguardando allo stesso tempo la privacy dei cittadini.
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I vaccini ammessi sono quelli autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA): Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson, sebbene gli ultimi due siano tutt’ora sottoposti a restrizioni e ulteriori test. Ma ogni stato potrà decidere se accettarne anche altri. Oltre ai paesi dell’Unione, anche Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein riconosceranno la validità del Certificato.
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