Sono cambiati nel corso di questo anno i sintomi legati all’infezione da covid. Come si legge sul sito del ministero della salute, riportato dal Corriere delle Sera, le persone che si ammalano presentano soprattutto febbre, tosse, mal di gola, debolezza e dolori muscolari, ma anche numerosi problemi a livello gastrointestinale.
Nei casi più gravi, ovviamente, polmonite e difficoltà respiratorie, mentre continua a persistere la perdita di gusto ed olfatto. «A differenza della prima ondata – le parole di Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (SIMG) – in cui i pazienti, più anziani, andavano in ospedale, oggi molti restano a casa e ci raccontano meglio le loro sensazioni.
Febbre, non per forza alta, ma soprattutto spossatezza, quest’ultima che perdura anche a lungo, sono i sintomi che osserviamo più di frequente nei pazienti curati a domicilio». Ovidio Brignoli, numero due di Simg, aggiunge: «Vediamo anche meno pazienti con tosse».
Non è invece ancora chiaro se le varianti cambino i sintomi, in quanto al momento non vi è alcuna evidenza: «Le varianti, quella inglese – prosegue Brignoli – per quanto riguarda l’Italia, hanno contagiato molto di più le persone più giovani ma non ci sono evidenze che causino sintomi differenti».
POTREBBE INTERESSARTI → Covid, allarme Johnson & Johnson: vaccino sospeso in Europa ed Usa
SINTOMI COVID 2021: “I GIOVANI MANIFESTANO SINTOMI DIVERSI”
Ovviamente a seconda dell’età cambiano i sintomi covid: «I giovani – spiega Cricelli – tra i quali Covid oggi è più diffuso, tendono ad avere una difesa immunitaria più forte, si ammalano meno e in genere manifestano sintomi simil-influenzali.
Pochi, si ammalano di polmonite (molto più frequente negli anziani) e di solito si risolve velocemente. Non è Covid ad essere cambiato, ma essendo ora più diffuso nella classe di età più giovane si aggiungono sintomi tipici di chi viene curato a casa e non ha bisogno di cure ospedaliere».
In generale ad inizio pandemia venivano segnalati febbre, tosse e affanno: «Adesso i pazienti ci segnalano più che altro una sensazione generale di malessere, mal di testa, nausea e, più raramente, diarrea».
POTREBBE INTERESSARTI → Arriva il nuovo test rapido covid salivare: c’è Bill Gates a finanziarlo
Sembrano anche essere meno frequenti la perdita di gusto e olfatto, una sorta di “must” fino a poco tempo fa legato ai pazienti covid: «Sapori e odori – afferma a riguardo Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) – continuano a essere ben riconoscibili anche tra chi contrae Covid-19 tra i nostri pazienti romani». Conferma Brignoli: «Gusto e olfatto sembrano spariti. Nessun paziente ci ha più segnalato questo problema».
Di contro, come spiega Bartoletti e come anticipato sopra, sono aumentati i sintomi gastrointestinali come vomito, diarrea e dolori addominali: «Una mia assistita accusava forti dolori allo stomaco: non aveva tosse, i polmoni erano liberi e neppure una linea di febbre. Ma era positiva al Covid e con lei molti altri pazienti». E a riguardo vi è anche uno studio italiano effettuato presso l’ospedale di Crema secondo cui il 10% dei pazienti ricoverati ha manifestato a inizio malattia diarrea, nausea, vomito o dolore addominale e anche prima dei classici sintomi respiratori.
Comunque Brignoli mette in guardia, e invita le persone a non allarmarsi se dovessero presentarsi dei problemi gastrointestinali: «Attenzione a conclusioni affrettate perché questa è la stagione dei virus intestinali e potrebbero facilmente esserci sovra-infezioni con Covid dal momento che il coronavirus circola molto.
Non è da escludere che il sintomo gastrointestinale non sia correlato al Covid ma abbia altra origine». E attenzione anche a non confondere le classiche allergie primaverili con il covid…