Il Comune di Brescia, il Palazzo della Loggia, è finito nel mirino degli hacker che hanno attaccato il portale dello stesso chiedendo poi un riscatto milionario in Bitcoin, la moneta virtuale per eccellenza.
Inizialmente la richiesta dei criminali informatici era stata di 26 BTC, ma in seguito gli stessi hanno alzato la posta in gioco arrivando fino a 55 BTC, che al cambio fanno circa 3 milioni di euro. Ottenendo il riscatto, gli hacker promettono di restituire il controllo totale sui personal computer del Comune, ma da Brescia non sembrano intenzionati a sottostare alle richieste dei criminali. “La Loggia non ha alcuna intenzione di pagare il riscatto”, le parole della vicesindaca di Brescia Laura Castelletti, mentre Piscopo, responsabile Settore Informatica e statistica del Comune di Brescia aggiunge: “Solo in Italia le Amministrazioni pubbliche non pagano questo tipo di riscatti, all’estero avviene. Non bisogna inoltre sottovalutare il prestigio che deriva da un’azione di tale portata, che permette agli hacker di chiedere compensi più alti a chi vuole ingaggiarli”.
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Secondo quanto riferito da TgCom24.it, dietro all’attacco informatico e al blocco totale del sistema, vi sarebbe un ransomware di tipo DoppelPaymer, un malware capace di rendere praticamente inaccessibili i file presenti sulle macchine infette attraverso crittografia, che viene poi “sbloccata” dopo il pagamento del riscatto. Un danno ovviamente ingente per il comune bresciano, tenendo conto che al momento risultano essere bloccati i database che gestiscono appalti, pratiche edilizie, la scuola, l’anagrafe e i vari servizi fondamentali per i cittadini locali.
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“È un attacco violento e molto evoluto – ha aggiunto ancora la Castelletti, riferendosi all’intrusione avvenuta nella notte fra il 30 e il 31 marzo scorsi – ai danni del nostro sistema informatico, operato da uno o più hacker. Non ci sono evidenze – rassicura – secondo cui dati sensibili dei cittadini siano stati copiati o rubati“. Andrea Piscopo ha aggiunto sulla possibile identità dell’aggressore: “È stato un gruppo di cyber-crime molto organizzato e preparato. Crediamo l’attacco sia tuttora in corso”. A questo punto bisognerà capire come evolverà la situazione e nel contempo cercare di comprendere se vi sia stato qualche eventuale responsabile nella falla che ha permesso a malintenzionati di appunto bypassare tutto il sistema informatico del Comune di Brescia.
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