Covid-19, Pfizer spinge: chiesta l’autorizzazione per i minori

Con un recente post apparso su Twitter, l’azienda farmaceutica Pfizer ha inoltrato richiesta di autorizzazione alla FDA (Food and Drug Administration) per ottenere l’autorizzazione ad estendere l’uso del suo vaccino per il Covid-19 a fasce di età più basse. Alla base uno studio condotto su un campione di adolescenti.

Farmaco anti Covid
Vaccino anti Covid Foto di Artem Podrez da Pexels

Mentre in Europa sembra ancora incerto il futuro del vaccino a vettore virale Astrazeneca per alcune fasce di età ed è notizia recente – come riporta adkronos – che l’EMA (European Medicines Agency) ha avviato un’indagine sul vaccino anti-covid Johnson & Johnson per alcuni rari casi di trombosi, ci sarebbero alcune novità sul fronte Pfizer/BioNtech.

L’azienda farmaceutica statunitense avrebbe comunicato su Twitter di aver richiesto all’ente preposto (la FDA) l’autorizzazione per abbassare il limite di età per l’uso del suo vaccino anti-covid ed estenderlo all’uso di emergenza anche agli adolescenti tra i 12 e 15 anni.

Mossa che, come afferma la stessa azienda sempre sul popolare social, farebbe presagire ad una richiesta simile anche alle altre autorità che si occupano di regolamentare l’uso dei farmaci nel mondo. Italia compresa, dove il vaccino Pfizer viene somministrato, al momento, dai 16 anni in su.

Lo studio sul vaccino per il Covid-19 alla base della richiesta di Pfizer

Vaccino anti Covid (Adobe Stock)
Vaccino anti Covid (Adobe Stock)

Alla base della richiesta dell’azienda statunitense, produttrice di uno dei primi vaccini autorizzati per l’ottenimento dell’immunità, ci sarebbe uno studio pubblicato la scorsa settimana.

L’azienda ha sottoposto al trial clinico 2260 ragazzi statunitensi con il vaccino Pfizer-BioNtech; riscontrando molteplice evidenze sulla sicurezza e l’efficacia negli adolescenti tra i 12 e i 15 anni.

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Il vaccino somministrato in 1131 giovani, riporta il documento dell’azienda, è risultato ben tollerato. Avrebbe inoltre sviluppato una risposta immunitaria più forte e marcata di quella riscontrata nei giovani tra i 16 e 25. Ottenendo un’immunizzazione alle manifestazioni sintomatiche del virus del 100%.

Tutti i partecipanti allo studio saranno comunque tenuti sotto osservazione e monitorati per due anni dal momento della somministrazione della seconda dose del siero.

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Pfizer, fiduciosa dei risultati, punta ad un possibile impiego del vaccino già dal prossimo anno scolastico; continuando comunque la sperimentazione anche su fasce di età compresa tra i 6 mesi e gli 11 anni, suddivisi in più gruppi di età.

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