Varianti e variabili. Le varianti del Covid-19 stanno creando ulteriori problemi alla definitiva soluzione della pandemia da Coronavirus che da un anno sta affliggendo il mondo intero. Per non parlare delle variabili post vaccino: alcuni non hanno nessun tipo di effetti collaterali, altri sintomi lievi e quasi insignificanti per la sperimentazione, altri ancora una reazione vigorosa e sistemica.
Questa incertezza e instabilità è figlia delle peculiarità del nostro sistema immunitario, non della reale efficacia dei vaccini. Lo rivela uno studio approfondito pubblicato sul mensile (di aprile) di Scientific American e ripreso anche da lescienze.it.
Il mese scorso Robert Duehmig e Bill Griesar, una coppia di cinquantenni che vive facendo la spola fra l’Astoria e Portland, sono stati entrambi sollevati per la seconda iniezione del vaccino anti Covid-19, Pfizer-BioNTech.
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Dopo il vaccino, Bill non sentì altro che un braccio dolorante, mentre gli effetti collaterali di Duehmig sono stati più pronunciati. “La notte successiva mi sono svegliato con i brividi e alcuni dolori in varie parti del corpo – ricorda Robert Duehmig – al mattino semplicemente non mi sentivo bene. Quel giorno non volevo fare nient’altro che dormire, che è più o meno ciò che ho fatto”.
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La reazione non fa crollare psicologicamente Robert. “Mi piace pensare che significhi che sta funzionando, che sta dando una marcia in più al mio sistema”. Quindi la vaccinazione anti Covid-10 di Griesar era meno efficace?
Assolutamente no, sostengono gli esperti. Dipende da ogni singolo caso. I dati degli studi clinici sul vaccino anti Covid-19, nello specifico quello by Pfizer, ipotizzano la sua efficacia dal 90 al 100% indipendentemente dal loro sesso, età, razza, etnia o condizioni preesistenti. Eppure solo circa la metà dei soggetti dello studio ha sperimentato il tipo di reazioni sistemiche che ha avuto Duehmig.
“Il grande messaggio da lanciare è che non avere effetti collaterali, o averne non così gravi, non è motivo di preoccupazione” assicura John Wherry, noto immunologo presso l’Università della Pennsylvania.
Allora perché alcune persone ottengono effetti collaterali e altri no? Secondo Wherry, ma non solo, l’esperienza dei una singola persona riflette probabilmente le diversità del sistema immunitario di ogni persona più che l’efficacia del vaccino.
“Se gli effetti sono forti, vuol dire che la risposta immunitaria è davvero vigorosa” conferma Sujan Shresta, immunologa virale presso l’Istituto di immunologia La Jolla. “Ma se una persona non ha sentito nulla, non vuol dire che la risposta immunitaria sia lieve. Ognuno di noi produce un diverso tipo di risposta immunitaria“. Età, sesso, genetica, condizioni preesistenti, ambiente e perfino come mangiamo, influenzano le risposte alla vaccinazione. No panic, dunque. Calma e sangue freddo: il miglior punto di partenza sulla questione Covid-19.
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