Una delibera di fine marzo, resa nota a inizio aprile. L’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni ha deciso di aprire un’indagine nei confronti di TIM, l’operatore presente contemporaneamente sia nel mercato delle telecomunicazioni che in quello del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC), cioè quello dei Media, all’indomani dell’assegnazione dei diritti tv della Serie A.
Il procedimento di verifica nei confronti del leader del Gruppo TIM, che offre in Italia e all’estero servizi di telefonia fissa, telefonia mobile, telefonia pubblica, telefonia IP, Internet e televisione via cavo, nasce all’indomani dell’assegnazione dei diritti tv dei campionati di calcio di Serie A, triennio 2021-2014, vinti appunto da DAZN, con la partnership – appunto – di TIM.
Diritti tv, AGCOM: “Verifica su eventuali effetti distorsivi”
L’AGCOM, dunque, ha avviato nei confronti di TIM un procedimento ai fini delle verifiche di cui all’articolo 4-bis, comma 1, del decreto legge 7 ottobre 2020, numero 125, come convertito con modificazioni dalla legge 27 novembre 2020, n. 159.
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“Con l’obiettivo – si legge in uno stralcio della libera ufficiale – di verificare l’eventuale sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo” anche alla luce “dell’accordo di distribuzione con DAZN che, estendendo la partnership in essere, porta su TIMVISION i contenuti del servizio streaming per i prossimi tre anni“.
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TIM era scesa in campo lo scorso 22 febbraio, al fianco di DAZN, nella battaglia campale con SKY per i diritti tv, annunciando di “aver sottoscritto un’intesa volta a integrare l’accordo di distribuzione già in essere, anche nei termini economici, condizionata all’aggiudicazione a DAZN della gara di cui sopra. Ai sensi dell’accordo, TIM si qualifica come operatore di telefonia e Pay Tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di DAZN in Italia nonché per la partnership tecnologica. La collaborazione parte da luglio 2021 e comprende tutta l’offerta di contenuti sportivi live e on demand di DAZN“.
DAZN con l’offerta da circa 840 milioni e con la partnership proprio di TIM ha convinto la maggioranza dei club di Serie A (16 nella votazione decisiva) della bontà del suo lavoro e, per i prossimi tre anni, avrà sulle sue piattaforme 7 partite in esclusiva (a giornata) e le tre in co-esclusiva.
Pacchetti 1 e 3 assegnati. Manca ancora il 2, quello relativo alle tre partite in co-esclusiva, sempre a giornata, per le quali la Lega di Serie A dovrà aprire un nuovo bando dopo il secondo no all’ammissibilità dell’offerta di uno SKY che, potrebbe anche presentare ricorso avverso l’esito dell’assegnazione dei diritti tv di Serie A, per i prossimi tre campionati.