Oggi, 6 aprile, si festeggia il Carbonara Day, dedicato ad uno dei piatti più noti al mondo. Barilla lo celebra con un magnifico cortometraggio.
“Da 77 anni unisce le persone, allora come oggi”, così Barilla racconta la storia di uno dei piatti più famosi al mondo. Un cortometraggio di circa 9.50 minuti narra in modo sintetico ma efficace quando e come nacque la Carbonara.
Protagonista l’attore Claudio Santamaria, che, nei panni dello chef, dovrà salvare i soldati americani dalla fame, creando un piatto appetitoso che ricordi i sapori di casa. Questo perché, secondo una delle ipotesi, il piatto ebbe origine con il bacon.
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Il cortometraggio di Barilla per il Carbonara Day
Come possiamo notare nel video, l’ipotesi dell’origine prettamente romana fa riferimento ad uno chef che doveva sfamare l’intero esercito americano liberatore. Era il 1944 e nelle cucine non c’era nulla da mangiare o da poter preparare, se non pochissimi ingredienti.
Lo chef (Santamaria), in un primo momento, è arrendevole, vista la difficile situazione. Ma il soldato, interpretato dall’attore afro-americano Yonv Joseph, lo conduce negli accampamenti per mostrargli le condizioni in cui vivono i soldati. Tornato nelle cucine, il cuoco sembra sentirsi impotente di fronte a questa situazione. Ma una stampa di Barilla nascosta su una parete gli ricorda che la pasta è l’unico vero ingrediente che mette tutti d’accordo.
Con l’aiuto del soldato, ottiene bacon, uova e tanto formaggio, riuscendo a creare quello che oggi è un dei più famosi piatti al mondo: la signora Carbonara, trasformato in “CareBonara” dagli americani.
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Altre ipotesi sull’origine
Malgrado il racconto di Barilla sia il più accreditato, ci sono altre ipotesi relative alla nascita della carbonara. Come racconta Renato Gualandi, giovane cuoco bolognese, nel 1944 in occasione dell’incontro tra la Quinta Armata americana e l’Ottava Armata inglese tenutasi a Riccione, sembra avesse creato inconsapevolmente un piatto precursore della carbonara.
Successivamente, Gualandi divenne cuoco delle truppe alleate a Roma dal settembre 1944 ad aprile 1945, periodo sufficiente per diffondere la fama della carbonara nella capitale.
Un’altra ipotesi ricondurrebbe il piatto ai carbonai (carbonari in romanesco), residenti nel territorio aquilano, i quali lo preparavano usando ingredienti di facile reperibilità e conservazione. Infatti, per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari.
In questo caso, la carbonara sarebbe l’evoluzione del piatto detto cacio e ova (Cace e Ove, in dialetto abruzzese), di origini abruzzesi, che i carbonari usavano preparare il giorno prima portandolo nei loro “tascapane” e che consumavano con le mani.
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Infine, l’ultima ipotesi riconduce all’origine napoletana. Alcune ricette simili sembra siano nel trattato del 1837 Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti.