Spotify ha annunciato in un recentissimo comunicato l’acquisizione di Betty Labs, la startup dietro all’applicazione di audio dal vivo orientata al settore sportivo, Locker Room.
Nell’ottica di espandere i propri sistemi di fruizione per tutto ciò che ruota intorno al mondo dello streaming audio e consolidare la sua posizione Spotify è alla continua ricerca di nuovi strumenti e nuove forme di interattività da offrire sulla sua piattaforma.
Nell’evento Stream On dello scorso febbraio, per esempio, la piattaforma di streaming aveva annunciato nuovi strumenti per i creatori, promettendo nuovi gradi di interazione e ulteriori investimenti.
E così è stato. Con il freschissimo annuncio del 30 marzo, con cui l’azienda svedese annuncia nuove funzionalità live grazie all’acquisizione della startup californiana Betty Labs e delle tecnologie di audio dal vivo dietro all’applicazione Locker Room.
Spotify, gli investimenti fatti porterano importanti novità, grazie a Locker Room di Betty Labs.
Con l’acquisto di Betty Labs, Spotify ha compiuto un passo deciso verso il nascente settore di servizi di audio live come Clubhouse.
Anche big del calibro di Twitter (Spaces) e Facebook con le stanze audio seguiranno presto la scia del social delle chat vocali, ormai divenuto punto di riferimento e da imitare.
Anche Spotify, leader nel settore della musica digitale, non è rimasto a guardare e, dopo aver aperto a podcast e audiolibri, darà modo a Locker Room di evolversi ed espandersi. Portando contenuti di varia natura (dallo sport alla musica, alla cultura) e nuovi strumenti interattivi che agevoleranno il contatto tra pubblico e creatori con interazioni in tempo reale. Dando l’opportunità – come riporta il comunicato ufficiale di Spotify – di ospitare dibattiti, discussioni o sessioni di botta e risposta.
Come ha affermato Gustav Söderström di Spotify, l’azienda, con questa mossa, ha cercato di soddisfare le richieste giunte da creatori e fan di integrare nuovi formati live.
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Contattato dalla testata online The Verge, lo stesso Söderström ha ribadito che Spotify permetterà a chiunque di poter ospitare sessioni di live audio, un privilegio, quindi, che non sarà concesso ai soli creator; ponendo il nuovo servizio in aperta competizione con Discord, Twitter Spaces e Clubhouse.
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Spotify – spiega Söderström – prevede di testare anche delle modalità di monetizzazione, rendendo, per esempio, alcune chiacchierate audio libere e altre accessibili solo a pagamento.