Il lancio di SpaceX Starship SN11 non è andato com’era nei piani di Elon Musk e non è riuscito a portare a compimento il lavoro quasi riuscito al suo predecessore SN10. Esplodendo ancor prima di toccare il terreno.
Dopo il rinvio del 29 marzo dovuto non a problemi tecnici ma al mancato arrivo dell’ispettore della Federal Aviation Administration in tempi utili per procedere ai test, eravamo in attesa del nuovo programma di volo. Fissato puntualmente per la giornata del 30 marzo alle 15 italiane.
Nelle intenzioni della compagnia di Elon Musk il volo di Starship SN11 avrebbe dovuto rappresentare un passaggio migliorativo rispetto al passato. Raccogliendo tutti i dati raccolti durante le precedenti missioni (SN8, SN9 e SN10) e facendo buon uso degli errori presumibilmente commessi in passato.
Purtroppo non tutto è andato come previsto e l’interruzione improvvisa del live streaming di SpaceX non ha fatto ben sperare sin dalle prime battute.
SpaceX Starship SN11, com’è andato il volo e cosa potrebbe essere successo.
Il lancio dalla piattaforma di Boca Chica in Texas è avvenuto in orario, come programmato, nonostante la presenza di una fitta nebbia.
Dopo una prima fase di ascesa avvenuta correttamente fino ai 10 chilometri di quota previsti dal test, SN11 ha avviato lo spegnimento progressivo dei motori stabilizzando gli assetti per la discesa.
Fin qui le operazioni di avvicinamento al terreno sarebbero andate per il verso giusto, eguagliando il “successo” della prima parte della discesa di SN10. Ma a quanto pare qualcosa potrebbe essere andato storto in fase di riaccensione dei tre motori che avrebbero permesso a SN11 di frenare la velocità di caduta. Senza permettere al prototipo di arrivare a toccare terra.
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A confermare la possibile natura del problema, un Tweet in cui Elon Musk spiega che ci sarebbero stati dei problemi già in fase di ascesa con il motore 2 e che qualcosa di significativo poteva essere successo durante la riaccensione dei tre motori per la caduta controllata.
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Ma è lo stesso fondatore di SpaceX, in un Tweet a seguire, a guardare subito oltre, ai prossimi test, ricordando che tra pochi giorni SN15 arriverà in rama di lancio con una serie di migliorie costruttive, nell’elettronica e nella meccanica che, a detta dello stesso Musk, potrebbero risolvere i problemi che hanno condotto al fallimento delle precedenti missioni. Non resta che attendere.