Solo per collezionisti di alto livello. Facile adesso parlare di personal computer nell’era dominata dai pc. Eppure c’era un tempo in cui ne esisteva uno solo. Era l’Olivetti Programma 101, o più semplicemente il P101, il mos maiorum di tutti i computer.
Fu sviluppato dalla ditta di Ivrea, all’epoca, negli anni ‘60, una delle aziende più importanti e innovative al mondo in materia di macchine per scrivere, da calcolo e dell’elettronica, fino a quando non è stata dissanguata, svenduta e distrutta sia dalla classe politico/dirigenziale italiana, nonché dai concorrenti Americani e dalla CIA.
L’Olivetti Programma 101 fu presentato per la prima volta alla grande esposizione dei prodotti per ufficio BEMA di New York, nel lontano ottobre 1965, progettato dall’ingegnere Pier Giorgio Perotto, da qui il simpatico soprannome di Perottina, insieme a Giovanni De Sandre e Gastone Garziera. Il designer Mario Bellini gli conferì un disegno avveniristico per l’epoca.
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La “Perottina” permetteva di effettuare operazioni matematiche e calcoli complessi. Per l’epoca qualcosa di incredibile: funzionava con schede magnetiche ed aveva una stampante a 30 colonne su carta da 9 cm per mostrare i risultati.
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L’Olivetti Programma 101 era dotata di funzioni logiche, istruzioni di input ed output, registri, memoria interna e la possibilità di salvare dati e programmi su un supporto magnetico esterno.
Operava su registri numerici, input ed output invece erano alfanumerici. La P101, oltre al semplice calcolo, permetteva l’esecuzione di veri e propri programmi, uso di registri e archiviazione di dati. Alcuni esemplari furono perfino venduti alla NASA ed utilizzati per pianificare lo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna.
Per questo motivo la Perottina fu perfino menzionata come parte del sistema usato dalla US Air Force per calcolare le coordinate necessarie ai bombardamenti diretti a terra del B-52 Stratofortress, durante la Guerra del Vietnam.
Per commemorare l’anniversario dei suoi primi cinquanta anni, nel 2015, si sono svolte varie mostre ed eventi, tra cui i TEDx di Arezzo e di Pompei. Giovanni De Sandre e Gastone Garziera, furono ricevuti a Palazzo Chigi da Matteo Renzi, allora Presidente del Consiglio.
Dei circa 44 mila esemplari venduti, il 90% per cento dei quali sul mercato nordamericano, attualmente ne esistono circa una ventina ancora funzionanti. Valgono tantissimo per storia e rarità: per acquistarla di vogliono decine di migliaia di euro. Già, è un pezzo unico: solo per collezionisti di alto livello.
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