Google Stack è la nuova app di Google fondamentale per chi vuole scannerizzare ed archiviare in tutta sicurezza i documenti senza possedere uno scanner. Ecco come funziona.
Arriva Stack, nuova applicazione di Google che entra a far parte dell’Area 120. Si tratta di un laboratorio nel quale vengono inseriti prodotti “sperimentali”, pensati e sviluppati per risolvere i problemi del quotidiano. Ed è proprio sulla base di questa necessità che nasce Stack: la nuova app di Google pensata per scannerizzare i documenti.
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Particolarità del servizio la possibilità non solo di effettuare una scansione tramite il proprio smartphone, ma di catalogare questi ultimi in modo automatico. Insieme alla scansione e alla categorizzazione, un’altra interessante funzione permette di codificare i documenti, accessibili solo tramite sblocco con impronta digitale o viso. Una sicurezza in più per tutti quei documenti contenenti informazioni sensibili che, giustamente, vogliamo tenere privati.
Dietro alla tecnologia di Stack c’è lo strumento aziendale DocAI di Google, utilizzato per analizzare i documenti e rendere possibile la categorizzazione. Come riportato dai colleghi di The Verge, l’app è stata prodotta da Christopher Pedregal e Matthew Cowan. Due sviluppatori noti per la creazione del software educativo Socratic, divenuto negli anni parte integrante del pacchetto Google.
Come detto, grazie alla codifica è possibile tenere al sicuro i documenti scansionati. Tramite l’autenticazione biometrica con impronta digitale o riconoscimento del volto, è possibile accedere ai propri documenti solo se si è in possesso di determinati requisiti. Mentre sarà la funzione relativa all’intelligenza artificiale a categorizzare i vari documenti. Insieme alla tipologia del documento, vengono interpretati dall’IA altri elementi, come la data di scadenza di una fattura, il numero del conto su cui effettuare un pagamento e quant’altro.
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Come spesso accade, il rischio che il servizio venga cancellato è dietro l’angolo. Google è solita farlo abbastanza repentinamente, soprattutto se si parla di app sperimentali come in questo caso. Nonostante ciò ci sentiamo di consigliarvi Stack proprio per le sue caratteristiche e l’ottima integrazione con l’ecosistema di Google. Attualmente il servizio è disponibile solo per gli abitanti degli Stati Uniti, ma non è da escludere il probabile arrivo nel nostro paese.