Thierry Brenton con il passaporto vaccinale
Passaporto vaccinale entro il 15 giugno: la conferma arriva dal commissario europeo all’industria Thierry Breton. Non sarà obbligatorio ma proverà che la persona in suo possesso ha ricevuto le due dosi di vaccino anti COVID-19.
Come anticipato qualche settimana fa, il passaporto digitale vaccinale sarà a breve disponibile per i cittadini europei. A parlarne il commissario europeo all’industria Thierry Breton, presentando le caratteristiche che avrà il documento. Si parla già di una data di entrata in vigore: 15 giugno 2021. Meno di tre mesi per far sì che i cittadini dell’Unione Europea possano viaggiare con più facilità, partecipare ad eventi e quant’altro.
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Due le varianti del passaporto: una cartacea e più classica, una digitale e più smart. Attraverso un codice QR le autorità, scansionandolo, potranno risalire al tipo di vaccino ricevuto, quando è stato fatto, se il soggetto è stato portatore della malattia e se si hanno gli anticorpi. Il commissario europeo ha però voluto precisare che non sarà obbligatorio possederlo. Ma aggiungiamo che sarà necessario per viaggiare con determinate compagnie aeree e non solo.
Se non dovesse possedere il passaporto vaccinale, il cittadino potrà essere chiamato ad effettuare un test antigienico rapido. Brenton ha infatti posto particolare attenzione al produrre test rapidi per i cittadini. Un modo veloce per verificare all’istante se sono o non sono portatori della malattia. “Dobbiamo organizzarci molto rapidamente“, ha però Brenton riportando l’attenzione alla campagna vaccinale e al passaporto. Entro due o tre mesi la disponibilità del passaporto vaccinale in tutti i 27 stati membri dell’Unione Europea dovrebbe essere realtà.
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Anche David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, ha voluto sottolineare l’importanza delle misure di prevenzione e sicurezza dichiarate da Brenton. “Sarà uno strumento per una riapertura ordinata – ha esordito a Mezz’ora in più Sassoli, commentando il passaporto vaccinale –, soprattutto una certificazione delle persone che possiamo considerare fuori pericolo e meno pericolose“. Entro il 26 aprile il Parlamento Europeo voterà il provvedimento, necessario per una riapertura di alcune attività e nel mentre consentire agli anziani, tra i primi a ricevere le dosi di vaccino, una vita quanto più simile alla normalità.
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