Materiale bimetallico, come a tutte le monete da due euro: parte esterna in rame-nichel; parte interna a tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone. Anche nel rovescio vi sono elementi comuni: sulla sinistra un 2 gigantesco, euro in stampatello con sfondo sull’Europa: 25,75 mm di diametro, 2,20 mm di spessore, 8,5 il peso.
Ciò che rende i 2 euro di Louis Braille una moneta molto interessante, commemorativa e per certi versi un pezzo unico, è innanzitutto il dritto con la sua rappresentazione di una mano su un libro aperto nell’atto di leggere. Il dito indice è l’unico alzato e va ad indicare la scritta Louis Braille (in stampato maiuscolo, 1809-2009).
In alto compaiono due uccelli, che rappresentano la libertà della conoscenza, e le lettere R ed I, che indicano la Repubblica Italiana. In basso, sotto a un libro, c’è scritto il nome proprio il nome del personaggio in questione, ma sta volta in alfabeto… Braille.
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Proprio nel 2009 la Zecca di Stato coniò le monete da due euro per commemorare il duecentesimo anniversario della nascita dell’inventore francese. Ideò il famoso codice che da lui prese il nome, utilizzato per la scrittura e la lettura dalle persone non vedenti.
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Fin da bambino Braille dimostrò tutte le sue qualità, fuori dal comune. A 10 anni vinse una borsa di studio alla Institution des Jeunes Aveugles (Istituto per giovani ciechi) a Parigi, nel 1827 divenne professore presso lo stesso istituto dove era ricoverato. Morì nel 1852, a Coupvray, di tubercolosi. Dal 1952 è sepolto presso il Pantheon a Parigi. Anche il Belgio dedicò a lui una moneta commemorativa.
Le monete da 2 Euro di Braille in sé e per sé sono un pezzo abbastanza comune: la Zecca di Stato ne ha coniate 2.000.000, un numero molto alto per dare un ulteriore valore a questa moneta.
Il Fior di Conio, denominazione che acquisisce una moneta che non presenta segni di circolazione e che può al massimo presentare limitati segni di contatto con altre monete dovuti al processo produttivo, aumenta di poco il suo valore, stimato sui cinque euro, non di più.
Nonostante sia relativamente facile e il suo valore davvero poco elevato, però, le monete da due euro di Braille sono considerate un pezzo unico dai collezionisti, molto ricercato dai numismatici e in qualsiasi collezione deve esserci per forza.
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