Torniamo a parlare del tanto discusso iPhone 12 mini, il più piccolo della nuova famiglia di melafonini presentata da Cupertino lo scorso ottobre 2020. La Apple puntava molto sul mini iPhone 12, un ritorno alle origini, uno smartphone dalle dimensioni ridotte pratico e comodo, così come non li si vedeva da anni, ma evidentemente qualcosa non ha funzionato.
Probabilmente, pensiamo noi, il prezzo, troppo vicino a quello degli altri iPhone 12 ben più grandi, e secondariamente, la generazione di più giovani che ha sempre convissuto con dispositivi di grande dimensioni, e che di conseguenza ha snobbato immediatamente il “povero” iPhone 12. Il risultato è stato che la multinazionale californiana ha dovuto obbligatoriamente ridurre la produzione del suo “piccolino” di oltre il 70%, con tutto ciò che ne consegue.
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Fare un taglio così importante per un’azienda di imponenti dimensioni come appunto Apple, significa perdere svariati milioni di euro, così come sottolineato anche dal The Korea Herald, quotidiano sudcoreano, che ha posto l’attenzione in particolare sulla questione Samsung Display. Non tutti sanno che la Apple utilizza gli schermi OLED della nota multinazionale sudcoreana, e vista la riduzione imponente nella produzione del mini 12, di conseguenza Cupertino è stata costretta a tagliare nettamente gli ordini. “Non è chiaro se Apple pagherà una penale a Samsung Display – scrivono i sudcoreani – ma considerando la sua storia contrattuale e le vendite a rilento del 12 mini, è probabile che Apple compensi Samsung”.
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L’azienda è l’unica fornitrice dei pannelli da 5.4 pollici per i piccoli melafonini, e stando ai dati forniti da Omdia, nel mese di gennaio 2021 sono stati spediti 45 milioni di schermi Oled, un calo del 9% in meno rispetto a dicembre 2020 che sarebbe da attribuire proprio ai tagli di produzione della Mela. Una penale di Apple nei confronti di Samsung non sarebbe comunque una novità, visto che già in altre due occasioni gli statunitensi hanno dovuto pagare i sudcoreani: nel 2019 la sanzione fu di 684 milioni di dollari, mentre nel 2020 la cifra è salita a circa un miliardo di dollari, a causa di un mancato rispetto del quantitativo minimo di ordini di pannelli Oled.
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