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Coltivare piante officinali con l’agricoltura 4.0 grazie a ENEA e Idromeccanica Lucchini Spa sarà il prossimo passo verso una produzione più ricca e più ecosostenibile.
ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) aveva già risposto positivamente alla richiesta di nuovi modelli ecosostenibili per l’agricoltura, presentando a Milano, durante l’EXPO 2015 il primo prototipo italiano di Vertical Farm. Promuoveva così la sua idea di agricoltura 4.0 : zero suolo, zero km, zero acqua e zero pesticidi.
Insieme con Idromeccanica Lucchini Spa (leader da 60 anni nel settore della costruzione e progettazione di serre all’avanguardia) con cui aveva collaborato ai tempi dell’EXPO, il nuovo progetto è ora quello di creare delle Vertical Farm per produrre piante officinali.
Si chiamerà Cultipharm e sarà un valido aiuto in un settore in cui ancora non siamo autosufficienti. L’Italia infatti non è in grado di sostenere le richieste di erbe officinali da parte del settore farmaceutico. In questo modo si potranno avere dei principi attivi di origine vegetale controllati e nostrani.
Le prime piante candidate per una produzione garantita e di alta qualità sono: lo zafferano, utilizzato per creare integratori, e il ginseng siberiano, noto per le sue qualità energizzanti e stimolanti.
Gabriella Furnaro, ricercatrice ENEA, spiega come i sistemi altamente tecnologici di questo tipo di coltivazioni, saranno utili per fornire più raccolti su più cicli annuali.
Questo sarà possibile perché le Farm verticali, oltre all’utilizzo di LED per l’illuminazione, possono ricreare le condizioni ambientali utili ad un determinato tipo di pianta per far sì che questa sia stimolata nella sua crescita senza stare dietro ad un naturale ciclo stagionale.
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Ogni piano della serra vedrà due tipi di coltivazione: idroponica (quindi piante coltivate in substrati inerti come la fibra di cocco) e aeroponica (quindi piante coltivate in sospensione con la nebulizzazione di acqua arricchita da sostanze nutritive).
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L’Idromeccanica Lucchini Spa, dal 2014, porta avanti importanti investimenti per il miglioramento di queste tecnologie di coltivazione. Il suo CEO, Massimo Lucchini, sottolinea come il modello di business di Cultipharm rappresenti per l’azienda un intero ramo un’importante importante per il futuro. Non limitandosi a vedere una semplice tecnologia, ma tutti i complessi ingranaggi di un sistema integrato.
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