Tim blocca in automatico i servizi a sovrapprezzo dei suoi clienti
L’azienda telefonica Tim sta inviando degli sms informativi ai propri clienti, segnalando loro il blocco in automatico e imminente dei Vas, i servizi a sovrapprezzo. Un provvedimento che giunge a circa quattro mesi di distanza dal precedente blocco del 25 novembre 2020 alle nuove SIM card, che prevedeva il cosiddetto barring, ovvero, il blocco dei servizi a pagamento.
L’invio degli sms è scattato dalla giornata di ieri, lunedì 22 marzo, e una volta ricevuto il messaggio, entro i 30 giorni successivi scatterà il blocco dei servizi premium. Nel messaggio si legge: “Gentile Cliente, TIM è sempre attenta alla tua sicurezza e, per proteggerti da addebiti per servizi premium indesiderati, abiliterà tra 30 giorni gratuitamente sulla tua linea il blocco automatico di questi servizi, in attuazione a quanto previsto dalla delibera AGCOM n. 10/21/con. Il blocco impedirà l’attivazione dei servizi Premium e quelli già attivi verranno disattivati automaticamente. Se non vuoi che venga abilitato il blocco rispondi a questo SMS scrivendo “NON ACCONSENTO”. Per info, vai su https://www.tim.it/assistenza/costi-e-pagamenti/servizi-premium. Le misure sono disposte da TIM (e da altri operatori, ved. ad esempio WindTre)”.
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L’azienda Tim interviene quindi a seguito dei provvedimenti dell’Agcom in merito appunto al blocco e all’attivazione dei servizi premium, che prevedono che un cliente acconsenti all’utilizzo dei servizio in questione come condizione essenziale. Qualora un cliente di Tim non volesse vedere i propri servizi premium bloccati, a quel punto dovrà manifestare la propria volontà inviando un Sms “non acconsento”, di modo che il blocco verrà rimosso e potrà continuare ad utilizzare i Vas.
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L’azienda telefonica italiana precisa comunque che nei servizi che verranno bloccati in automatico non rientrano quelli offerti sia dalla stessa Tim che da terzi, che prevedano una registrazione e un accesso tramite login con utente e password. Ad esempio TIM Vision o TIM Music, ma anche i pagamenti effettuati su Google Play o Apple Store con il proprio credito telefonico. Sono inoltre esclusi dal blocco i seguenti servizi forniti via sms: televoto, donazioni solidali, donazioni a partiti politici, servizi bancari, mobile ticketing per trasporto pubblico e parcheggi, servizi postali privati e quelli rientranti nel servizio universale postale, servizi di recapito certificato e servizi di posta elettronica certificata. Per maggiori informazioni potete visitare il sito Tim all’indirizzo che trovate più sopra.
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