Il 23 marzo la Lega ha programmato una nuova Assemblea. Fra gli ordini del giorno, naturalmente, i diritti tv per il prossimo triennio del campionato di Serie A2 (2021-2024), una vicenda tutt’ora in stallo a pochi giorni dalla scadenza (29 marzo) delle offerte.
Finora solo DAZN ha visto la propria offerta votata. Più volte, senza raggiungere il quorum (14) per l’assegnazione dei diritti tv, a causa della spaccatura fra i club di Serie A. Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese sono favorevoli, non il Cagliari che si è scollegato nell’ultima Assemblea, rinuncia al voto. Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino si sono sempre astenute.
Diritti tv, SKY scrive alla Lega. “La nostra offerta è la più competitiva”
SKY, comunque, non si è affatto arresa. E va al contrattacco dopo i dubbi sollevati da Alberto Toffoletto, legale della Lega di Serie A, sull’ammissibilità dell’offerta.
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“Questa comunicazione e il suo tempismo sono a dir poco sorprendenti, visto che la posizione viene esplicitata dopo oltre un mese e mezzo dalla definizione delle offerte e a pochi giorni dalla loro scadenza”.
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Inizia così la lettera di SKY. Toni alti, posizione forte, richiesta chiara. “L’invito a dettagliare l’offerta con l’indicazione dell’impegno della Lega a distribuire il proprio canale con le partite di Serie A direttamente agli utenti, è stato esplicitamente fatto dall’Ad e dai legali della Lega, nel corso delle trattative private che si sono svolte dinanzi alla Commissione e al notaio”.
“Sky ha pertanto inviato una lettera alla Lega in cui ha ribadito che la sua offerta non contiene nessuna condizione e che la posizione della Lega sarebbe infondata, in contrasto con la legge Melandri e pregiudicherebbe le dinamiche competitive che la Lega ha il dovere di assicurare”.
SKY chiede alla Lega di votare la sua offerta: 750 milioni per aggiudicarsi le 10 partite (non in esclusiva), oltre mezzo miliardo (505 milioni) da versare entro tre giorni dall’assegnazione dei diritti tv sulla Serie A 2021-2024. “L’aggiudicazione dell’offerta di Sky porterebbe a un risultato più competitivo, perché le dirette televisive delle partite dell’intero campionato sarebbero offerte sia dalla Lega sia da Sky, con evidente beneficio per la Serie A, i club e gli spettatori, tenuto conto che sarebbero visibili su tutte le piattaforme”.
“Tanto più – conclude la nota ufficiale, pubblicata dall’ANSA – se si considerano anche le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connessioni veloci, come ricordato dal Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale“.