E’ stato scoperto un nuovo metodo per rigenerare le lesioni del midollo spinale: i dettagli dello progetto europeo RISEUP
Prossimamente potrebbe esserci un nuovo metodo di rigenerazione delle lesioni del midolo spinale. L’obiettivo del progetto europeo RISEUP è quello di realizzare e rendere valido un dispositivo per il trapianto e la stimolazione di due tipi di cellule per ottenere il risultati. Al lavoro per riuscirci ci sono un consorzio, guidato da ENEA, di partner italiani come l’Università Sapienza di Roma e l’azienda Rise Technology Srl. A collaborare anche gli spagnoli dell’Università Politecnica di Valencia e Centro Investigación Príncipe Felipe ed i francesi del CNRS.
Per essere più precisi, il nuovo metodo riguarda un trapianto di cellule staminali su una base di supporto elettrificato biocompatibile e biodegradabile. Successivamente le cellule verrebbero stimolate a seguito di impulsi elettrici a corrente continua o ultra-breve. Per rendere l’intervento il meno invasivo possibile, gli stimoli elettrici potrebbero essere inviati tramite un dispositivo wireless. Alla base del progetto c’è l’ipotesi che i diversi tipi di stimolazione portino al differenziamento delle staminali nei neuroni, la quale causerebbe il rigeneramento del tessuto precedentemente lesionatosi.
POTREBBE INTERESSARTI-> Instagram Kids nel futuro dell’app: una versione dedicata a minori di 13 anni
Nuovo metodo di rigenerazione del midollo spinale, la spiegazione della ricercatrice ENEA
“Le lesioni del midollo spinale sono contraddistinte dall’arresto completo o parziale delle vie nervose dello stesso. Conseguentemente a ciò avviene l’alterazione delle funzioni motorie o sensoriali. Al momento non esiste alcuna terapia efficace per il ripristino di tali funzionalità, nonostante siano state proposte delle strategie terapeutiche che mettono insieme approcci differenti”, queste le parole di Claudia Consales, ricercatrice ENEA del Laboratorio Salute e Ambiente.
POTREBBE INTERESSARTI-> SkyWiFi, l’offerta è allettante. E il risparmio doppio
“In vista futura, RISEUP vuole cambiare totalmente l’approccio terapeutico delle lesioni del midollo spinale, grazie ad un impianto poco invasivo, il quale non prevede alcuna connessione cablata a stimolatori esterni. Questo assicurerà la rigenerazione del tessuto lesionato e garantirà un notevole miglioramento della qualità di vita dei pazienti”, conclude.