“In conformità alle vigenti disposizioni statutarie e regolamentari. l’Assemblea della Lega Nazionale Professionisti Serie A è convocata, in via d’urgenza, per martedì 23 marzo 2021”. L’ormai solita e conosciuta nota della Lega, parte da qui. I diritti tv sono all’ordine 5 del giorno: “Trattative private Diritti Audiovisivi Internazionali stagioni sportive 2021/2022, 2022/2023, 2023/2024”.
La Lega prova a rompere lo stallo in atto per l’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio della Serie A, con la speranza che lo strappo fra le due frange dei top club, venga ricucito. Al più presto, visto che sarà una delle ultime possibilità prima del 29 marzo, data in cui scadranno le offerte di DAZN e di SKY.
Diritti tv, lo stallo dei club a 10 giorni dalla scadenza delle offerte
Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese sono propensi ad accettare la proposta di DAZN, l’unica finora messa a votazione. Ma nell’ultima assemblea la scelta di non votare da parte del Cagliari, ha reso ancora più ingarbugliata una situazione che, finora, ha visto Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino, ripetutamente astenersi.
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“L’importante prima di tutto è che venga garantita la visibilità del campionato come lo era prima. Poi c’è anche la questione economica e certamente è importante ma se si garantisce la stessa visibilità”. Così parlò Urbano Cairo, presidente del Torino.
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“La vicenda dei fondi è interessante – prosegue Cairo ai microfoni di Radio1, all’interno della trasmissione Un giorno da pecora – per permettere al campionato italiano una spinta, grazie a professionisti che gestiscano la Lega in un modo diverso rispetto a prima. Quando ci sono maggiori risorse, puoi anche fare le cose che mancano. Ad esempio la costruzione dei nuovi stadi o gli investimenti sui giovani. SKY o DAZN? È importante che si possa raggiungere tutta l’Italia, ma sono sicuro che se vincerà Dazn sarà in grado di attrezzarsi per questo obiettivo”.
L’offerta di DAZN, 840 milioni di euro a stagione con il nuovo alleato forte TIM pronto a sostenerla con il 40%, (circa 340 mln) fornendo un accordo di distribuzione di contenuti, è la più vantaggiosa attualmente, ma chissà perché, non è ancora passata.